Tra i ragazzi al freddo: “Cervelli gelati, non concentrati”
Cartelli, coperte ed espedienti per vincere le basse temperature. Il preside solidale coi ragazzi
Sono arrivati a scuola con le coperte, poi i cartelli di protesta sono stati realizzati all’istante non appena iniziata la protesta: un piccolo flash mob in una classe con gli studenti che tengono in mano le lettere per comporre la frase “Noi al freddo non ci stiamo” e slogan della serie “Cervelli gelati non concentrati”.
I ragazzi della sede distaccata del liceo linguistico A.Manzoni hanno scioperato questa mattina per via delle temperature polari nelle aule: sono usciti e si sono messi a passeggiare o a studiare seduti a terra con tanto di coperte, nei corridoi.
Il preside, Giovanni Ballarini, sta dalla parte degli studenti, e si interroga: «Non capisco perché tutti gli anni siamo sempre gli ultimi ad avere i caloriferi accesi. Ieri ho chiesto informazioni alla Provincia, mi hanno promesso che avrebbero provveduto nel pomeriggio. Oggi ho richiesto e mi hanno ripromesso in giornata. Speriamo. Intanto vado a vedere la situazione della palestra in comune con il Daverio».
Gli studenti continuano nella protesta e anche loro si chiedono quando la situazione migliorerà.
«C’è gente che si è ammalata: noi siamo al piano terra. Ieri abbiamo fatto lezione con le coperte», chiosa senza troppi giri di parole Houda Latrech, studentessa della 5a EL e rappresentante d’istituto.
Nel corso della mattinata il problema è stato risolto, i caloriferi accesi: « La situazione al linguistico si è normalizzata – assicura il dirigente Ballarini – in mattinata, la ditta incaricata ha provveduto all’accensione».
Da domani si torna a far lezione con il “cervello concentrati e al caldo”.
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