Baiano: «Abbiamo perso una battaglia, non la guerra»
Il tecnico del Varese analizza la sconfitta interna contro il Chieri. Pissardo e Becchio più che sufficienti, steccano Luoni, Bottone e Scapini
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Il Varese ha perso in casa 2-0 contro il Chieri, che torna in testa ala classifica. Non boccia però la prestazione dei suoi mister Ciccio Baiano: «È stata una partita strana. Non siamo partiti benissimo, troppo preoccupati e timorosi. L’occasione più bella l’abbiamo avuta noi, potevamo sbloccare subito la gara, poi però è venuta fuori una squadra forte di grande qualità. Nel secondo tempo abbiamo dovuto cambiare qualcosa, ma è paradossale non aver fatto gol creando diverse occasioni. Il calcio è anche questo: perdere 1-0 o 2-0 è lo stesso, ma devi provare a raddrizzarla. Alla fine credo che avremmo meritato qualcosa in più. È mancata concretezza davanti: oggi abbiamo sbagliato gol che di solito mettiamo dentro. Peccato per Zazzi, abbiamo perso un giocatore di qualità. È solo una battaglia persa, la guerra è ancora lunga. Nulla è scontato, il campionato è lunghissimo e alla fine vincerà chi sbaglierà meno. Dell’arbitro non voglio commentare episodi, ma la mia espulsione non l’ho capita: stavo parlando a un mio giocatore. La reazione della squadra è stata la risposta più importante che ho avuto oggi. Sotto questo aspetto i ragazzi non mi hanno mai deluso, giocando per 95 minuti».
Decisamente orgoglioso dei suoi invece il tecnico del Chieri Vincenzo Manzo: «Nel primo tempo la mia squadra ha giocato molto bene. L’avevamo preparata così, sapendo che se avessimo lasciato il gioco al Varese avremmo permesso loro di cercare i loro attaccanti. Li abbiamo fatti correre, cercando la superiorità numerica davanti. Nel secondo tempo siamo calati, ma ci sta; il Varese è venuto fuori, anche perché ha un potenziale offensivo devastante per la categoria. Abbiamo sofferto, andando in difficoltà, ma abbiamo saputo soffrire creando ancora qualcosa. Secondo me è una vittoria meritata nell’economia dei 90 minuti. Oggi ha vinto la squadra che ha giocato meglio, senza nulla da togliere al Varese».
P A G E L L E
PISSARDO 7 – Salva più volte sui vari Anastasia, Messias e Poesio, ringrazia Santa Traversa ma prima o poi è costretto ad arrendersi. Una sbavatura in occasione dello 0-2 ma i compagni non lo hanno aiutato e poco prima aveva miracoleggiato su Messias.
TALARICO 6 – Cose egregie e momenti di fatica: non un pomeriggio semplice soprattutto quando Anastasia accende i propulsori, ma il giovane terzino ha il merito di risollevarsi e di rendersi utile alla causa.
SIMONETTO 6 – Prova sicura, al centro della difesa, dove è stato messo da Baiano al posto di Viscomi. La possibile assenza di Zazzi può metterlo in pole position per il futuro prossimo.
FERRI 6 – Meno risolutore del solito, pur restando elemento di categoria superiore. Messias però non gli rende la vita facile e lui forse dovrebbe limitare i preziosismi in quella posizione.
LUONI 5 – Non è proprio la sua partita: fatica a imporsi, sbaglia qualche appoggio anche semplice e non c’è sulla diagonale difensiva nel momento in cui Poesio infila lo 0-1.
(Lercara 5,5 – Non giocava da molto, non riesce a incidere)
ROLANDO 6,5 – Per diversi tratti di partita è uno dei più vivaci del Varese, anche se cala alla distanza. Peccato per quell’occasione non sfruttata dopo 15” con cui la storia della gara sarebbe cambiata.
ZAZZI s. v. – Fuori dopo un quarto d’ora per un colpo al ginocchio: perdita pesante.
(Cusinato 5,5 – Ci prova, disputa una gara di quantità, ma incide fino a un certo punto. E del resto entra in una situazione per lui complicata).
BOTTONE 5 – Perso dopo pochi minuti il compagno di reparto, affiancato da un giocatore con ancor meno esperienza, doveva prendere maggiormente in mano il centrocampo. Non manca di impegno, però la sua impronta sul match è troppo lieve.
BECCHIO 7 – Purosangue in fascia: passano le partite ma il biondo esterno non cala di rendimento, anzi, continua a essere uno stantuffo fondamentale per lo schieramento di Baiano. Migliore in campo per il Varese.
GIOVIO 5,5 – Non gioca una brutta gara, perché prova a farsi coinvolgere nella manovra e regala alcune giocate che sono perle. Ma sotto porta non trova la stoccata, nemmeno quando deve solo provare a calciarla forte davanti a sé.
SCAPINI 5 – Un gol lo segna, ma è in fuorigioco. Su un’altra occasione reclama il rigore, e forse ha ragione, ma aveva spazio per colpire in anticipo; invece appare sempre un pizzico troppo lento, troppo in ritardo, troppo poco incisivo e la squadra tutta ne risente.
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