Cittadini in difesa dell’ospedale: la protesta su Facebook
Oltre 4000 firme in quindici giorni e più di 3000 condivisioni sul social network. Cresce la protesta contro il depotenziamento del Pia Luvini
“Diciamo basta all’incoerenza dei burocrati ai danni dei cittadini”. Con questa frase il social Facebook ha visto la nascita di un nuovo movimento cittadino in difesa dell’ospedale di Cittiglio.
Dopo le esperienze positive di Cuasso, Luino e Angera, tre ex dipendenti del Pia Luvini e due cittadini, hanno aperto la pagina per raccogliere il malcontento verso questo presidio che il primo novembre scorso ha detto addio al reparto di ortopedia, migrato verso Luino: « Non vogliamo che questo presidio venga depotenziato – spiega Romano Salvatore, ex lavoratore dell’ospedale – occorrono garanzie che l’offerta sanitaria rimarrà integra, per il bene dei 70.000 abitanti che vi fanno riferimento».
Negli ultimi anni, sono state diverse le battaglie portate avanti contro il ridimensionamento di alcuni servizi, come l’ambulatorio sull’obesità piuttosto che il laboratorio analisi centralizzato nella moderna palazzina del Day center. Ricorrenti le spiegazione dei vertici della sanità varesina che ricordano le difficoltà a reperire personale specialistico disposto a spostarsi sul Verbano: « In questi anni ho sentito spesso dire questa cosa – spiega Romano Salvatore – poi, però, si scopre che si cercano figure offrendo contratti a tempo, sei mesi o dodici se va bene. Intanto vengono moltiplicate le figure apicali organizzative, quali i capi dipartimento che costano 20.000 euro in più alla collettività».
Con la riforma della sanità in atto, si sta cercando di dare nuova fisionomia al sistema ospedaliero, soprattutto quello di periferia: « Noi crediamo che siano solo questioni di burocrazia e politica. Non si può dire che si sposta l’ortopedia a Luino perché Cittiglio avrà una connotazione materno infantile: con il Del Ponte che sta per aprire e il primario di ginecologia di Cittiglio che andrà in pensione tra due anni, noi temiamo fortemente che il Pia Luvini ne rimarrà penalizzato. Chiediamo come mai, per esempio, siano chiuse da tempo le agende della radiologia: non si fa più una ecografia».
Il Comitato per Salvare l’ospedale di Cittiglio a pochi giorni dalla sua nascita à già raccolto oltre 4000 firme e l’attenzione di diversi sindaci del territorio: « Ci stiamo muovendo per raccogliere altre firme. È una situazione delicata: come mai, per esempio, fino a oggi non è stato aperto il nuovo “day hospital oncologico” che è costato 600.000 euro? È fermo da mesi mentre i pazienti vengono sempre trattati nel day hospital generale».
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