Dopo Carlos, in manette anche Ciccio e “lo zio”

Nuovo giro di arresti nella zona sul confine tra le province di Varese e Como

arresti Carlo Ciccio guardia di finanza

Dopo l’arresto del capo, ora finiscono in cella anche altri due spacciatori del gruppo che opera nelle zone boschive a cavallo tra la Provincia di Como e quella di Varese.

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La Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo, dopo aver arrestato nei giorni scorsi il “capo” della banda, si è concentrata sugli altri spacciatori che operavano in quella zona, i quali, dopo l’arresto di Carlos, proseguivano, in autonomia, l’attività illecita.

I finanzieri, attraverso numerosi servizi di pedinamento ed osservazione, effettuati facendo ricorso a tecniche investigative, attraverso la raccolta delle testimonianze dei potenziali clienti, nonché a seguito dei numerosi sequestri di sostanza stupefacente eseguiti nel tempo, hanno ricostruito il quadro probatorio di accusa a carico del braccio destro di Carlos, A.A., detto “Ciccio”, cittadino marocchino di 30 anni, già arrestato due anni fa dagli stessi finanzieri. Una volta raccolte le prove, l’Autorità Giudiziaria di Varese, ha emesso un provvedimento restrittivo in carcere per l’ipotesi di reato di cui all’art. 73 del D.P.R. 309/90 (spaccio di sostanze stupefacenti). Il soggetto, infatti, dopo essere stato detenuto per circa 1 anno e mezzo nel Carcere di Varese, a seguito dell’arresto in flagranza, operato dai finanzieri di Gaggiolo, aveva proseguito l’attività di spaccio nelle stesse zone boschive, ove vantava ancora un’ampia clientela.

Una volta emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono scattate le attività finalizzate alla sua esecuzione. I finanzieri hanno così rintracciato il ricercato, che nel frattempo spacciava nei boschi di Cagno, mettendo a punto l’operazione per la cattura. Non appena uscito dal bosco, “Ciccio”, insieme ad un suo complice connazionale, è salito su un furgone con i vetri oscurati, condotto da un cliente che, in cambio del passaggio, avrebbe ottenuto una dose di cocaina.
I finanzieri, dopo aver messo in sicurezza la zona, hanno quindi fermato il mezzo: “Ciccio” ed il suo complice, A.E. di nazionalità marocchina, 30 anni, avevano addosso alcuni grammi di cocaina, eroina e hashish. Il complice è stato denunciato a piede libero per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre “Ciccio” è stato portato in carcere a Varese.

A seguito delle investigazioni effettuate, i militari hanno accertato dove era diretto il furgone fermato, ovvero l’abitazione ove dimorava “Ciccio” ed i suoi complici, tra i quali uno, detto lo “Zio”, già oggetto di indagini effettuate dai finanzieri di Gaggiolo. Immediatamente unana pattuglia si è recata nell’abitazione dell’uomo a Cairate. Giunti sul posto, i finanzieri, mentre accedevano all’interno dell’appartamento, hanno notato un soggetto straniero che gettava dalla finestra alcuni oggetti, poi raccolti dai militari: si trattava di circa 5 cartucce di fucile di caccia Calibro 24 ed un bilancino di precisione. I finanzieri, dopo essere riusciti ad entrare nell’abitazione, rinvenivano 80 grammi di eroina, 15 di cocaina, diversi grammi di hashish e Marijuana, occultati in diverse parti della casa, come, nella cappa della cucina, nel frigorifero ed in bagno, all’interno del quale è stato trovato un fornelletto con dei pentolini per scaldare l’eroina. In casa, i finanzieri hanno trovato lo “Zio”, risultato essere F.Z., cittadino siriano di 40 anni, con diversi precedenti di polizia ed irregolare sul territorio italiano, privo di documenti.

Inoltre, insospettiti dalle diverse ricevute di versamento di denaro contante rinvenute nell’appartamento, i finanzieri hanno effettuato una scrupolosa ricerca, a seguito della stessa, rinvenivano 1000 euro, divisi in diversi tagli, ben occultati nelle vaschette del detersivo della lavatrice. Il denaro e la sostanza stupefacente rinvenuta, le cartucce illegalmente detenute, il bilancino di precisione, oltre a diversi telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti, sono stati sequestrati. Sentito il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, i finanzieri hanno arrestato anche lo “Zio” nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, denunciandolo altresì per il reato di detenzione abusiva di armi e munizioni. L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 12 Novembre 2016
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