In paese la storica unione civile

Una coppia, già unitasi in Svizzera anni fa ha proceduto alla trascrizione ai sensi della nuova legge

Avarie

Hanno atteso pazientemente per anni, dopo essersi scambiati un “si” oltreconfine.

Una coppia di Cunardo – per questioni legate al codice di condotta degli amministratori non sono stati divulgati dati personali, a partire dal sesso – ha trascritto in Comune oggi, 28 novembre, l’unione contratta oramai anni fa, in Svizzera.

Nessuna cerimonia in municipio quindi, ma una doppia firma formale sul registro e giuridicamente valida ai sensi della legge Cirinnà, meglio nota come disciplina sulle “unioni civili”.

Lo ha fatto sapere con un post su facebook l’assessore Paolo Bertocchi: «È stato un atto formale, che però rappresenta un momento storico per il nostro comune, che ha applicato la legge nei modi previsti dalle regole».

L’ipotesi di trascrizione nei registri di stato civile dell’unione prima della legge era stata adottata da alcuni comuni italiani creando un precedente che aveva causato non pochi dibattiti sulla liceità o meno di provvedimenti presi in assenza di un atto legislativo che disciplinasse questo campo (come il caso di Roma, con le trascrizioni annullate dal Prefetto).

Il gap è stato colmato con la legge 20 maggio 2016 numero 76, entrata in vigore lo scorso 5 giugno.

La nuova legge regolamenta l’unione civile tra persone dello stesso sesso: le coppie omosessuali, qualificate come “specifiche formazioni sociali”, potranno usufruire di un nuovo istituto giuridico di diritto pubblico, appunto l’unione civile.

La seconda parte della legge regolamenta la convivenza di fatto tra due persone, sia eterosessuali che omosessuali non sposate. In questo caso si tratta di due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.

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Pubblicato il 28 Novembre 2016
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