“Isolati”, ma la soluzione non c’è
I genitori di Inarzo, Cazzago e Bodio che portano i figli in auto alla scuola di Gavirate, tornano alla carica: "Due settimane fa si è rotto il pulmino della scuola elementare che copre i tre paesi, è stato chiesto aiuto al comune di Casciago e sono comparsi ben due pulmini per fare il servizio. Per noi nulla"
Avevano chiesto un aiuto ai sindaci di Inarzo, Cazzago Brabbia e Bodio Lomnago ma l’aiuto non è arrivato.
Così il gruppo di genitori che è costretto a portare i figli al liceo di Gavirate in macchina ogni giorno, andata e ritorno, continua il suo peregrinare con un carpooling “improvvisato”. Ma non hanno ancora smesso di pensare che una soluzione si possa trovare e così sono tornati alla carica.
Il problema, bisogna ricordare, è la mancanza di pullman che colleghino i paesini di quell’area, con Gavirate . Non solo non esiste una linea diretta, ma, ha spiegato Autolinee varesine, mai ci sarà, almeno fino a quando i numeri delle utenze dimostreranno che è antieconomico introdurre un nuovo percorso oltre a quelli che già esistono.
Marilena D’Angelo, la mamma che, insieme agli altri genitori, dall’inizio dell’anno porta avanti e indietro i ragazzi dai paesi alla scuola scrive: ” A distanza di più di due settimane dalla nostra protesta ufficiale purtroppo i sindaci non hanno dato nessun segno di vita. Siamo deluse e amareggiate per questo atteggiamento.
Due settimane fa si è rotto il pulmino della scuola elementare che copre i tre paesi, in quattro e quattr’otto hanno chiesto aiuto al comune di Casciago e all’oratorio e per magia sono comparsi ben due pulmini per fare il servizio. Questo mi fa chiedere dove siano tutti i problemi di assicurazione che ci hanno sempre ventilato? Uno dei due pulmini era guidato da un autista, ma l’altro era condotto da un lavoratore socialmente utile di cui ogni comune dispone”.
“Sappiamo anche che i tre comuni hanno comunque a disposizione tre auto che vengono utilizzate per portare avanti e indietro anziani e altri a fare visite mediche e commissioni, io stessa per un anno ho svolto lo stesso servizio trasportando una ragazza disabile da Bodio a San Fermo.
Non possono usare quelle macchine per dare una mano a noi? Oggi ci siamo ancora tassate perché la benzina non basta mai: paghiamo le tasse al comune regolarmente, ma dove sono i servizi? La cosa che proprio ci fa arrabbiare è il fatto che nessuno dei tre sindaci ha fatto un passetto avanti verso di noi, anche solo per provare a trovare insieme una soluzione”.
In realtà Eleonora Paolelli, sindaco di Bodio, Fabrizio Montonati, sindaco di Inarzo, e Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia hanno ben presente il problema che non riguarda naturalmente solo queste famiglie. “Ci siamo consultati – spiega Paolelli – ma non è semplice trovare una soluzione. Da soli non possiamo fare nulla e Autolinee è stata molto chiara: risorse non ce ne sono. I nostri comuni avrebbero bisogno di una rete di collegamento più comoda e funzionale ma non è semplice con le disponibilità economiche che abbiamo. Se potessimo correre ai ripari lo faremmo, ma per ora la soluzione non c’è, come hanno confermato Montonati e Magni. Speriamo per il futuro, la questione non è chiusa”.
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