La ludopatia pesa sugli ospedali lombardi per 1,3 milioni di euro
Sono 2177 pazienti su tutta la Regione, 215 a Varese dove le prestazioni costano 93mila euro. Presentato il Rapporto sullo stato di attuazione della legge regionale 8/2013
E’ sempre allarme per il gioco patologico in Lombardia. Oggi la Regione ha diffuso i dati 2015 delle persone che sono prese in carico dalle Asst lombarde per questa patologia. Un numero molto elevato 2177 pazienti.
La fotografia sulla situazione in Lombardia è scattata dal Rapporto sullo stato di attuazione della legge regionale 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), al centro oggi della seduta del Comitato paritetico di controllo e valutazione (CPCV), presieduto da Riccardo De Corato (FdI).
Il Rapporto – relatori lo stesso Presidente Riccardo De Corato e Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle – evidenzia anche come non abbia sortito effetto fino a questo momento l’agevolazione Irap prevista dalla legge regionale per i gestori che decidono di disinstallare o fare a meno nel proprio locale delle slot. La relatrice Iolanda Nanni a questo proposito ha parlato di “dato sconfortante perché l’agevolazione è stata riconosciuta finora a soli due contribuenti della provincia di Pavia che ne hanno fatto richiesta”.
E si tenga conto anche del fatto che il costo sulle casse pubbliche per le prestazioni in carico alle ASST è di 1.342.200 euro di cui 93mila euro a Varese e per il resto così suddivisi.
Insomma, “il pericolo slot – come ha fatto notare Carlo Borghetti del PD – è sempre alto. Lo stesso aumento delle slot rispetto al 2014 sono un dato preoccupante.” “Credo – ha detto il Presidente Riccardo de Corato nell’evidenziare le proposte del Comitato – che sia opportuna una Risoluzione per orientare e rafforzare l’azione regionale di contrasto anche attraverso un sistema regionale di mappatura degli esercizi commerciali e degli apparecchi”.
In base alla legge, Regione Lombardia ha stanziato 3milioni di euro sul bilancio 2015-2016 a sostegno delle iniziative dei Comuni per la prevenzione del GAP: i progetti ammessi al finanziamento sono stati 68, distribuiti in tutte le province (ad eccezione di Lodi), per 286 iniziative nei campi della formazione, dell’ascolto, delle azioni no slot del controllo e della mappatura.
Per quanto riguarda, inoltre, le attività di formazione per i nuovi gestori nel 2015, previsti dalla legge regionale, sono stati svolti circa 560 percorsi, ai quali hanno partecipato oltre 13.500 persone.
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