Moretti: “Vittoria che da fiducia”. Voti, con Aleksa c’è Eyenga

«Sono molto contento per la vittoria – spiega coach Paolo Moretti negli spogliatoi dell’Adriatic Arena – Ma soprattutto per il fatto che questa è una gara che ci dà una grande iniezione di fiducia, una grande spinta emotiva. Credo anche che sia una vera vittoria di squadra, in cui tutti i miei uomini hanno dato il proprio contributo e sono stati positivi nell’arco del match. Non dimentichiamoci che tornavamo a Pesaro dove lo scorso anno abbiamo perso una partita davvero dolorosa, subendo una rimonta pesante. Stavolta invece ci incamminiamo verso casa con due punti in tasca, buoni ovviamente per la classifica ma soprattutto utili per migliorare e guardare avanti con positività dopo aver vissuto un momento di scoramento».
P A G E L L E
ANOSIKE 6,5 – Buona presenza difensiva, discreta pericolosità in attacco, atteggiamento giusto. Non sappiamo se è davvero in via di guarigione (versione ufficiale) o se qualcuno ha fatto notare – a lui o al suo agente – che l’insubordinazione resta un peccato grave anche in un mondo di porte girevoli come l’attuale basket europeo (versione romanzata, ma possibile). Fatto sta che questo Anosike è ciò che serve a Varese, anche con minutaggio ridotto. Che strada prendiamo?
MAYNOR 5 – Inutile negare che questo Maynor continua a essere più una zavorra che un propulsore. In particolare, è incredibile la sua assenza totale dalla prima metà di partita, quando sta davvero in campo come uno juniores. Poi prova a crescere, guadagna falli in serie (quando non c’è bonus) ma Moretti lo toglie in un buon momento e quando rientra sbaglia un paio di tiri e un paio di scelte che feriscono il cuore del tifoso. Con due però: 1) il tabellino complessivo ha più di una voce positiva (migliore nei rimbalzi, 6, e negli assist, 5; ben 6 falli subiti); 2) con questo Avramovic si può pensare di dargli ancora qualche tempo per riprendersi.
AVRAMOVIC 8 (IL MIGLIORE) – Un punto al minuto (21) per demolire le resistenze di Pesaro, che prima ci mette troppo a capire che è folle lasciargli un corridoio per la penetrazione e poi viene punita da due triploni che non sono la prima specialità del serbo. Che giustamente, con il passare dei minuti, si esalta fino a diventare il padrone della partita. MVP per acclamazione, anche dei nostri lettori.
PELLE 5 – Ancora una volta, quando gli si concedono fiducia e responsabilità, Norvel va a sbattere a causa dei falli commessi: due in avvio, altri due nel prosieguo per un totale di appena 12′ in campo. Certo, talvolta gli arbitri sono troppo fiscali (salvo poi ingoiare il fischietto quando, ad esempio, Cavaliero viene macellato in entrata al 20’…) ma lui non fa nulla per aiutarsi. E poi, forse il dato più negativo, due soli rimbalzi: troppo, troppo, troppo pochi.
BULLERI 6,5 – Il veterano si presente all’Adriatic Arena con una tripla “dei bei tempi” e con qualche difesa sull’uomo da manuale, con cui lascia un messaggio ai compagni: “Si fa così”. Poi si siede ma il suo mattoncino non è mancato.
CAVALIERO 5,5 – Partita non semplice per il capitano, che in attacco si vede poco e che in difesa va e viene. Non una prova da ricordare, anche se una sua tripla, dopo il riaggancio pesarese, è stata pesantissima per scuotere una OJM in difficoltà nel terzo quarto.
CAMPANI 7 – Reazione di quelle buone per Campani, finito sul banco degli imputati dopo le ultime partite in cui aveva raccolto tanti errori e poche soddisfazioni. A Pesaro si rivede il Luca “vero”, quello abile a ballare in area e pericoloso quando ha spazio da fuori: il parziale nel primo tempo ha il suo volto. Poi è comunque utile.
KANGUR 5 – Nella buona difesa iniziale c’è senza dubbio anche la sua presenza, visto che è lo specialista in questo campo. Però, su qualche rotazione (cervellotica: perché si cambia sistematicamente su ogni blocco?) va in difficoltà anche lui mentre in attacco la serranda è costantemente abbassata. Ne esce una partita senza spunti.
EYENGA 7,5 – Se Avramovic la vince è anche merito di Eyenga, che gli spiana la strada. Air Congo talvolta “inventa” errori incredibili, però quando capisce che la gara è salita di livello e che lui può essere protagonista vero, non commette più alcuna sbavatura. Anzi, è intelligente a leggere le situazioni per forzare un’entrata o guadagnare due tiri. E in lunetta è magistrale.
JOHNSON 5 (IL PEGGIORE) – All’improvviso, due triple morbide, perfette e importanti nell’economia della partita. Prima e dopo però, sempre il solito buio pesto: stavolta Melvin si è guadagnato, se non la pagnotta, almeno un tozzo di pane però Varese continua ad andare in campo senza la guardia titolare. Contro Pesaro ce la si può cavare, ma il problema c’è.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Bustocco-71 su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
Felice su Il nuovo canile di Varese divide la politica: via Duno sì o no?
Felice su Recensioni false online, anche a Varese la battaglia dei ristoratori: «Ne basta una per distruggerti»
Takaya su Dal 30 giugno al 14 agosto chiude il ponte di Oleggio, ecco le deviazioni pianificate
GiovPio su L'incidente mortale a Gallarate e la sicurezza stradale. "In questa città non si fa nulla"
Damiano Franzetti su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.