Omicidio Lidia Macchi, chiesto il rinvio a giudizio per Binda
La Procura generale di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Stefano Binda, l’uomo accusato di essere l’assassino di Lidia Macchi. Il commento dell'avvocato della famiglia Macchi

La Procura generale di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Stefano Binda, l’uomo accusato di essere l’assassino di Lidia Macchi.
«Nonostante un pò me l’aspettassi, non posso negare di essere rimasto molto sorpreso da una richiesta di rinvio a giudizio di Binda formulata in tempi così brevi. Sembra, infatti, che la Procura Generale di Milano abbia innescato l’ottava marcia per celebrare il processo al più presto possibile, senza più voler tener conto degli importanti esami scientifici ancora in corso, come quelli sulla salma di Lidia. Come famiglia li riteniamo, invece, accertamenti assolutamente indispensabili che devono essere compiuti nel rispetto delle tempistiche che essi, per la loro complessità, inevitabilmente richiedono – commenta l’avvocato della famiglia Macchi Daniele Pizzi – . Per questo motivo insisteremo in ogni forma e in ogni modo possibile affinché gli esami in corso nei laboratori del Ris vengano portati avanti come la scienza richiede, senza che venga adottata alcuna scorciatoia o via di mezzo. Abbiamo, infatti, già dato mandato al nostro genetista di controllare l’andamento delle operazioni peritali, in modo che non subiscano gli effetti di questa brusca accelerazione e, dunque, che non si rischi di comprometterne il buon esito al solo scopo di fare le cose velocemente e di fretta, cosa che mi preoccupa non poco. Detto questo, non posso comunque che prepararmi ad affrontare il processo contro Binda, nel quale – posta l’innegabile gravità del quadro indiziario a suo carico – i famigliari di Lidia si costituiranno certamente parte civile».
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su La guerra in Ucraina e la sfida dell'occidente: servono disciplina, determinazione e pragmatismo
BarbaraFede su Gli studenti dell'istituto Ponti di Gallarate determinati a incontrare Max Felicitas anche fuori dalla scuola
lenny54 su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
MIMMO su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Felice su La Lombardia non ha più la miglior sanità in Italia. "Giudizi inaccettabili" commenta il presidente Fontana
Baffetta su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Mi piacerebbe sapere dove l’avvocato della famiglia di Lidia riscontra “l’innegabile gravità del quadro indiziario a suo (di Binda) carico”. Potrebbe essere così gentile da dircelo, visto che la PM non ha fornito né prove né seri indizi. Le accuse contro Binda si configurano quali mere congetture e malevole insinuazioni: questa inchiesta è una vergogna!