Pangborn, dove nasce la forza degli oggetti
Studenti in visita alla fabbrica di Caronno Pertusella che fornisce macchinari per il trattamento dei metalli usati in ogni applicazione industriale
Ogni pezzo del nostro mondo ha dentro una forza e una storia sconosciuti: dal singolo, più semplice componente di un’auto, fino alle padelle della cucina, dietro ogni materiale si nascondono ricerca e lavorazioni particolari, spesso invisibili agli occhi di chi guarda. L’hanno imparato i ragazzi delle scuole (secondarie di primo grado) Galileo Galilei di Tradate, ospiti lunedì mattina della Pangborn Europe di Caronno Pertusella, azienda a vocazione internazionale.
La Pangborn Europe è nata nel 1959, tre anni dopo trasferì la sua base sullo stradone alle porte di Saronno, ma soprattutto a pochi chilometri da Milano: nata come produttore di macchinari per fonderie, la Pangborn Europe si è specializzata in impianti di smerigliatura e pallinatura, le operazioni che consentono di migliorare le caratteristiche dei metalli in ogni genere di produzioni. Impianti di grandi dimensioni, in grado di “lavorare” anche pezzi enormi, come i blocchi motore delle navi. Pangborn fornisce macchianri a un gran numero di aziende medio-piccole ma anche a multinazionali del settore siderurgico, petrolifero, meccanico, automobilistico, ferroviario, «tra cui Peugeot, Brembo, Fiat, Caterpillar, Thyssen Krupp», spiega l’ingegner Davide Silva, sales manager che ha accompagnato gli studenti nella visita. Fortissima la spinta verso i mercati esteri: in queste settimane all’interno dei grandi capannoni di Caronno si vedono in produzione, ad esempio, enormi impianti destinati al Messico.
Una delle forze della Pangborn Europe – che ha un organico di circa 50 dipendenti – è la capacità di produrre internamente anche i componenti pesanti dei macchinari, grazie alla fonderia (per i ragazzi delle scuole uno dei momenti più interessanti è stata proprio l’osservazione “dal vivo” di una colata negli stampi). Gli impianti nascono negli uffici di progettazione interni dell’azienda e vengono costruiti internamente, mentre la platea di fornitori di componenti è legata al territorio. «La carpenteria la fanno due cancelli più in là, un’altra azienda sta a dieci km, quella più lontana a trenta km». La Pangborn Europe è infatti nel mezzo di un territorio industrializzato tardivamente – a fine anni Cinquanta, più tardi – ma ancora oggi ad alta densità di imprese.
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