Quel che un “mi piace” non dice: una giornata sui social per gli imprenditori donna
Sarà un incontro tra stimoli culturali e dibattito di settore la conferenza che il gruppo terziario donna di Uniascom ha organizzato per domenica 13 novembre
Sarà un incontro tra stimoli culturali e dibattito di settore la conferenza che il gruppo terziario donna di Uniascom ha organizzato per domenica 13 novembre. “Quel che un ‘mi piace’ non dice” raduna infatti, nella splendida cornice di villa Panza, l’arte e la musica, il dibattito e i momenti conviviali.
«Abbiamo voluto creare a 360 gradi qualcosa che possa incuriosire l’imprenditoria femminile: dai corsi anti aggressione alla medicina cinese – spiega la presidente del gruppo terziario donna, Cristina Riganti – Per rappresentare la cultura con noi collabora il Fai, la location sarà villa Panza l’abbiamo voluto abbinare alla mostra di Robert Wilson, che abbina il marketing, il video e i social, e permette un approfondimento dei temi legati alla comunicazione. Spesso e volentieri cerchiamo di farci delle domande, senza darci risposte adeguate».
Nell’incontro, moderato dalla giornalista, scrittrice e startupper Anna Prandoni si confronteranno Silvia Giovannini, giornalista e social media manager, Giorgia Camandona, chief communication officer di Italia ON line, Valentina Pasolini, responsabile dell’ufficio promozione e pubblicità Fai, Fulvio Julita di Plume – Raccontare le imprese. Un modo per approfondire un mondo che è tanto virtuale quanto concreto, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione delle aziende.
Subito dopo però sarà un ensemble di musica da camera, Cassiopea, a intrattenere i partecipanti, alle 12, alla conclusione del quale, alle 12.30, ci sarà un brindisi conviviale.
Il gran finale però è alle 13: una visita guidata alla temporanea di Robert Wilson a Villa Panza, realizzata in collaborazione con il Fai e guidata da Simona Gasparini. «E’ importante questa collaborazione, che considero solo all’inizio – Spiega Gasparini – perchè è importante conoscere il proprio territorio, le sue bellezze e le sue opportunità. La mostra di Robert Wilson è peraltro piena di spunti sulla modernità e sui social».
Una collaborazione, quella col Fai, che ConfCommercio Varese sta rendendo sempre più stringente: «Confcommercio è stata la prima associazione a mettersi in collaborazione con il Fai, grazie all’amicizia di Marco Magnifico – spiega Sergio Bellani, direttore di Uniascom – L’accordo è nato perchè ci siamo resi conto che Varese aveva bisogno un po’ di scosse. Abbiamo così adottato i gioielli di Biumo in diverse occasioni, per valorizzare il territorio. Perchè il turismo è la prima fonte di fatturato al mondo».
L’ingresso alla mattinata di domenica è libero e gratuito, anche per chi è semplicemente interessato agli argomenti: un’occasione per confrontarsi tra modernità e bellezza.
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