Quelle notti scure: la memoria della guerra nei diari degli italiani
Un coinvolgente reading porta alla scoperta della storia vista "dal basso", nei ricordi e nelle testimonianze di italiani di ogni provenienza e classe sociale

La paura dei bombardamenti e la lotta quotidiana nelle città, le stragi e la linea del fronte vicina. Ma anche l’insopprimibile volontà di sopravvivere, gli eventi della vita che vanno avanti nel contesto imprevedibile delle mille difficoltà: questa era l’Italia dal 1943 al 1945 quando per mesi – al Nord per anni – milioni di italiani si ritrovarono con la guerra in casa, in un Paese spaccato dal fronte e poi anche dalla guerra civile.
Una storia raccontata tante volte “dall’alto” – dalla storia ufficiale, dalle ricostruzioni delle battaglie, dall’epopea della Resistenza – ma messa nero su bianco anche da migliaia di (a volte inconsapevoli) storici del quotidiano: la storia di due anni rivive nelle pagine dei diari tenuti da uomini e donne di ogni provenienza e area geografica.
Oltre 1000 di queste storie, racchiuse in diari e memorie conservate dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, sono state riversate in una innovativa piattaforma informatica, nata con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in collaborazione con L’Espresso. Uno strumento che offre percorsi multipli di navigazione all’interno della Storia e delle storie. E dal quale emerge una inedita lettura dell’esperienza collettiva e individuale.
A Glocal 2016, venerdì 18 novembre, il nuovo progetto legato all’Archivio Pieve Santo Stefano vive in un incontro reading – coinvolgente anche nella forma di una narrazione recitata – che vedrà la partecipazione di Pier Vittorio Buffa, giornalista e autore, e di Nicola Maranesi, giornalista e ricercatore Archivio Pieve Santo Stefano.
L’appuntamento è a ingresso libero e gratuito: venerdì 18 novembre, ore 9-11, in Sala Montanari, via dei Bersaglieri 1, Varese.
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