Al via il trasferimento dei moduli di Expo: “Diventeranno una scuola per i terremotati”
E' iniziato lo smontaggio dei moduli abitativi di Expo che saranno inviati ad Acquaviva Picena per diventare la scuola di 200 ragazzi. Un'operazione da 800.000 euro
E’ cominciato lo smontaggio dei 3 moduli del campo base di Expo destinati al comune di Acquaviva Picena, colpito dal terremoto dello scorso 24 agosto. E’ stato l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, a dare l’avvio ai lavori nella mattinata di giovedì 22 dicembre.
«E’ il nostro regalo di Natale -ha spiegato Bordonali- un altro gesto concreto di vicinanza alle popolazioni così tragicamente segnate da quelle terribili scosse, cosi’ come avevamo promosso sin dalle ore immediatamente successive». I moduli verranno smontati e rimontati ad Acquaviva, dove saranno trasformati in 11 aule scolastiche e così «finalmente i duecento ragazzi delle medie ed elementari del comune potranno tornare sui banchi in una vera e propria struttura, dal momento che il loro vecchio istituto è completamente inagibile».
Dopo aver acquisito i moduli necessari al prezzo simbolico di 1 euro, la Regione Lombardia si accollerà anche le spese di smontaggio, trasporto e montaggio, stimate in circa 650.000 euro, e aiuterà l’amministrazione locale con altri 150.000 euro per l’urbanizzazione e la realizzazione di una piattaforma di supporto. A disposizione della futura scuola ci sono anche tutti gli arredi. Si tratta di tre prefabbricati a un piano con una superficie complessiva di circa 800 metri quadrati che, durante l’attività del campo base, erano adibiti a aula formazione, spazio sociale e uffici. Sono tutte in ottimo stato di conservazione e sono dotate di impianto di riscaldamento e raffrescamento.
Ci vorranno circa tre settimane per smontare tutto, imballare, spedire e rimontare. «Avremmo voluto poter dare prima un tetto a questi ragazzi – ha aggiunto
Bordonali -, ma le numerose scosse di assestamento che si sono verificate in centro Italia non hanno consentito tempi rapidi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie ad ospitare i moduli. Entro fine gennaio comunque le classi dovrebbero essere pronte».
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