Cattaneo: “Soddisfatto per la riapertura dei giochi sui punti nascita”
Il presidente del Consiglio lombardo Cattaneo accoglie con favore l'apertura annunciata dal Ministro. La Lega Nord promuovere una raccolta di firme tra i sindaci
«La possibilità di una deroga rispetto alla chiusura di alcuni punti nascita in Lombardia è una notizia che accogliamo con favore. L’aspetto principale è che chi partorisce in Lombardia lo possa fare nelle condizioni di sicurezza e massima efficienza» lo afferma il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo dopo le dichiarazioni del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «Il Ministero ha stabilito un limite di 500 parti all’anno, ma è ragionevole pensare che ci possano essere delle deroghe, così come chiesto da Regione Lombardia. Ci sono infatti presidi che, pur registrando un numero di parti annui inferiori, sono in grado di garantire qualità e sicurezza, offrendo un servizio importante in zone che sono difficilmente raggiungibili. Ci auguriamo che queste deroghe vengano valutate con la massima oggettività». Cattaneo ha inoltre sottolineato che «la vera protesta è di chi teme oggi di essere abbandonato in un certo punto del percorso di gravidanza senza essere seguito fino al parto: nessuna mamma lombarda deve essere lasciata sola. Il Consiglio ha votato una mozione su questo tema chiedendo delle deroghe laddove ci siano condizioni per poterle concedere. Non vogliamo abbassare il livello di sicurezza, ma in Lombardia dove la sanità è in equilibrio e non ci sono problemi di costi e dove la qualità delle prestazioni è alta, ci possono essere deroghe per consentire un presidio sul territorio nel modo più adeguato. C’è anche una ragione comprensibile: ognuno vuole nascere a casa sua e quindi difendere una presenza di punti nascita sul territorio è un modo per riconoscere le identità delle singole aree che compongono quel bel mosaico che è la Lombardia” ha concluso il Presidente.
L’assessore Gallera ha annunciato ricorso contro la mancata deroga: nuovi documenti con precisi impegni organizzativi ed economici andranno presentati per garantire tutte le condizioni previste dal Comitato Nazionale Percorso Nascita.
Intanto l’onorevole Paolo Grimaldi della Lega Nord annuncia una raccolta di firme tra gli amministratori locali per salvare i punti nascita destinati a chiusura: «La Lega Nord, in accordo con il Governatore Maroni, ha avviato attraverso i suoi sindaci una raccolta firma degli amministratori locali per sostenere l’azione della Regione Lombardia di richiesta di revoca del provvedimento del Governo per la chiusura dei punti nascita aventi meno di 500 parti l’anno, alla luce dell’apertura fatta ieri a riguardo dal ministro della Salute circa una possibile deroga per la Lombardia. È paradossale che l’unica Regione in Italia a non avere un euro di deficit nel proprio bilancio sanitario sia trattata come le altre Regioni e non possa, con risorse proprie, intervenire sulle proprie strutture ospedaliere per garantire le risposte alle specifiche esigenze dei suoi territori».
A Roma, infine, l’on. Franco Bordo, di Sinistra Italiana, ha presentato un’interrogazione al Ministro Lorenzin per sapere cosa si intenda fare per il punto nascita di Angera.
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