Dna per le cacche dei cani. La Lav: «Progetto troppo costoso»
La Lega Antivivisezione boccia il progetto del Comune di Malnate: «Idea ridicola. Pensino piuttosto a vietare i petardi»
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Lav, la Lega Antivivisezioni, riguardo al progetto del Comune di Malnate di far analizzare il Dna delle cacche dei cani per sanzionare i proprietari incivili.
Interveniamo in merito all’idea del sindaco di Malnate, Samuele Astuti, di prelevare il DNA dei cani residenti a Malnate per poi analizzarne gli eventuali escrementi non raccolti dai proprietari degli stessi per poterli identificare e sanzionarne. Si tratta di un’idea semplicemente ridicola. L’impegno tecnico e finanziario che sarebbe necessario per realizzare tale “progettone” è assolutamente spropositato rispetto alla supposta gravità del problema. Soprattutto a fronte di un inesistente impegno dell’amministrazione comunale per la tutela degli animali in città.
Mentre in tutta la provincia vengono emanate ordinanze contro l’utilizzo dei petardi a Malnate non si fa nulla con la motivazione che non è possibile effettuare controlli. Quindi per l’amministrazione comunale è possibile spendere migliaia di euro per schedare le feci dei cani e non è possibile spendere poche centinaia di euro per pagare gli straordinari ai vigili e far sanzionare chi fa esplodere i petardi. Incredibile! Facciamo comunque presente ai cittadini di Malnate che qualora il sopra citato “progettone” dovesse effettivamente realizzarsi, loro non avrebbero alcun obbligo a far schedare il DNA dei loro animali.
Francesco Caci
(Responsabile LAV Varese-Busto Arsizio)
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