Fai e Comune per un progetto innovativo
La nascita di un museo nella antica Casa Macchi coinvolge anche il centro storico

E’ stato presentato l’importante progetto di rivitalizzazione e rigenerazione urbana del centro storico di Morazzone insieme al restauro e alla valorizzazione di Casa Macchi, alla cui realizzazione concorre un Accordo di Programma che vede l’adesione di Regione Lombardia, Comune di Morazzone e FAI – Fondo Ambiente Italiano e che sarà firmato nei primi mesi del 2017.
L’accordo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato che, a partire dal recupero di un bene locale – Casa Macchi, ricevuta nel 2015 dal FAI in eredità da Marialuisa Macchi – consentirà la valorizzazione e il potenziamento dell’offerta turistica e culturale di questo comune della provincia di Varese, offrendo l’opportunità di sviluppare attività economiche e commerciali, di migliorare la fruibilità del centro storico e di contribuire allo sviluppo e alla promozione di percorsi e itinerari culturali già presenti sul territorio.
Il progetto al centro dell’accordo avrà un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro. Regione Lombardia, tra i cui obiettivi ha posto il rilancio dei piccoli comuni e delle loro specificità, si impegna a cofinanziarlo con 2 milioni di euro in opere e interventi: 1 milione a favore del Comune di Morazzone e 1 milione destinato al FAI.
Il Comune di Morazzone progetterà e metterà a punto il nuovo arredo urbano, viabilistico e infrastrutturale del centro storico, al fine di renderlo più attrattivo in termini turistici e creare nuove opportunità imprenditoriali.
Saranno creati nuovi stalli di sosta fruibili direttamente dalla via XXVI Agosto, attraverso un nuovo sbocco viario. Inoltre verrà posta attenzione alla mobilità pedonale, riqualificando la via Castello e creando percorsi di mobilità più funzionali. Il quadro complessivo verrà completato dal Comune di Morazzone con la creazione di un salone polivalente su via De Gasperi, opera al di fuori dell’AdP, ma strategica per il completamento delle infrastrutture necessarie alla comunità morazzonese”.
Il FAI si occuperà del recupero di Casa Macchi – un esempio di dimora dell’alta borghesia lombarda della seconda metà dell’Ottocento – che con la sua apertura al pubblico diventerà un “museo vivo che dia lustro a Morazzone”, come indicato nelle disposizioni testamentarie dell’ultima proprietaria Marialuisa Macchi che con grande generosità ha deciso di lasciare in eredità la sua casa alla Fondazione.
Per i lavori il FAI stanzierà 1 milione e mezzo di euro che si vanno a sommare al finanziamento della Regione. Una prima fase di studi e di verifiche dello stato di conservazione dell’immobile ha preceduto la progettazione degli interventi esecutivi relativi al restauro, al consolidamento strutturale, alla sicurezza e alla valorizzazione dell’edificio. Il giardino limitrofo alla casa e il parco verranno restaurati e ogni superficie, arredo, quadro, suppellettile riprenderà il suo posto originario così da restituire il fascino di un mondo che fu, cristallizzato all’ultimo giorno in cui la casa era abitata.
Al termine dei lavori Casa Macchi entrerà a far parte del circuito dei beni FAI regolarmente aperti al pubblico e verrà richiesto il riconoscimento museale a Regione Lombardia con l’inserimento nel circuito dei musei aderenti a Lombardia Card.
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