La fatica doppia di un pendolare con disabilità
Quando a un ritardo dell'unico treno pienamente accessibile si sommano i disagi degli ascensori fuori uso: la denuncia di Simone Gambirasio
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Simone Gambirasio è un giornalista pubblicista e manager, con una disabilità che lo vincola ad utilizzare una carrozzina elettrica per spostarsi. Dalla provincia di Varese ogni giorno “pendola” verso e da Milano, utilizzando il Malpensa Express, unico treno pienamente accessibile.
Una situazione che lo vincola a orari e stazioni precise. Nell’ultima sua denuncia i problemi si presentano su entrambi i fronti: «Arrivare a Cadorna e trovare il Malpensa Express soppresso è un problema di tutti. Aspettare 30 minuti il Novara, arrivare a Busto e trovare l’ascensore rotto appena scendi è più raro. Non trovare assistenza e mandar qualcuno a cercare un addetto, in una stazione fantasma senza citofoni al binario non è roba da tutti» prosegue Gambirasio. «Trovare l’addetto dopo dieci minuti per sentirsi dire che devi attraversare i binari fortunosamente, con la sedia a rotelle, capita ad ancor meno persone immagino. Attraversare i binari, raggiungere la seconda banchina e scoprire che anche lì il secondo ascensore è rotto inizia forse a farti girare un pochino ruote e palle. Pendolari incazzati vi metterei un giorno nei miei panni, così magari mi aiutate a farla capire a Trenord» (la responsabilità delle stazioni è invece di Ferrovie Nord Milano).
Gambirasio è un attento osservatore e “narratore” dei problemi dei disabili, come dimostrano anche le tante denunce puntuali sulla la qualità dei servizi ATM. E anche in questo caso sottolinea come la contestazione sia relativa ad un caso emergente, ma non isolato: «Qualche mese fa – spiega ad esempio – sono stato costretto a partire da Castellanza perché non funzionava nessuno dei due ascensori».
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Questo è un paese ed un popolo ormai folle che pensa più al benessere di cani e gatti, trattandoli meglio degli essere umani, e lascia nell’abbandono più completo altri esseri umani.
Farei girare tutti per una settimana con una carrozzina. Poi ne parliamo.
Il Sig. Gambirasio ha tutte le ragioni per reclamare giustizia e solidarietà perchè in un Paese civile certe cose non dovrebbero accadere.
Quello che non capisco è il nesso tra i disservizi di Trenord, compresi gli ascensori non funzionanti, e gli amanti degli animali. Il Sig. Felice proprio non può farne a meno di tirare in ballo cani e gatti….! Mah…!
Certo, io cito i canili perchè quando in un Comune si tagliano servizi essenziali e poi si scopre che una parte di soldi pubblici viene impiegata per mantenere queste strutture allora mi ribolle il sangue nelle vene caro sig. Rolo.
L’Italia è una anomalia nel suo genere. In un qualsiasi altro paese se entro 1 mese non si ha nessuna rivalsa sull’animale lo stesso viene abbattuto.
In questo paese si innesca il grasso business dei canili (più o meno lager) e delle migliaia di adozioni on line.
Questo è assolutamente necessario e tollerato. Se poi un essere umano viene fortemente pregiudicato nella sua libertà e mobilità….ma chissenefrega.