Le sei domande della Cdo sul piano di governo del territorio
La Compagnia delle opere Insubria ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale di portare il proprio contributo di suggerimenti e osservazioni nel processo di revisione del Pgt
La Compagnia delle Opere (Cdo) Insubria ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale di Varese a portare il proprio contributo di suggerimenti e osservazioni nel processo di revisione del Piano di Governo del Territorio (Pgt). Ha quindi raccolto le istanze che in più di un anno di lavoro sono arrivate da imprenditori, aziende non profit e professionisti su ciò che loro vedono come visione futura e nodi da sciogliere per Varese.
Una riflessione che ha dato vita a un Manifesto consegnato ufficialmente a fine novembre al Sindaco e agli assessori all’Urbanistica e alle attività produttive. Sono sei i temi maggiormente evidenziati e che alla fine sfociano nelle seguenti domande:
1) È possibile immaginare una metropolitana di Varese? Sfruttando le linee ferroviarie esistenti, per garantire una più efficiente intermodalità e sostenibilità urbana?
2) È possibile identificare – o rafforzare – alcune aree urbane in cui favorire – o potenziare – la localizzazione di strutture formative ed educative quali opportunità di rigenerazione urbana e paesaggistica?
3) È possibile attivare la riqualificazione dello spazio pubblico a partire dalla identificazione e costruzione di spazi adeguati alla crescita di iniziative culturali?
4) È possibile pensare a nuove direttrici territoriali, quali quelle a ridosso del confine svizzero, nella porzione settentrionale del bacino dell’Olona, in cui il binomio natura-economia si rafforzi grazie alle infrastrutture esistenti e in corso di completamento, introducendo procedure di semplificazione e agevolazione nella costruzione di nuovi spazi polifunzionali, architettonicamente significativi, qualitativamente attrattivi? Aree o “zone speciali”, incubatori di impresa, ad esempio nel settore della pelletteria e dei servizi del terziario avanzato?
5) È possibile pensare alla riqualificazione degli isolati urbani e del centro città introducendo, come fattori di incentivazione o di agevolazione, tipologie insediative quali il senior housing o il social housing avanzato?
6) È possibile pensare a misure di sostegno o di incentivazione per la costruzione di “filiere urbane” caratterizzate dalla presenza di strutture, quali le onlus, in grado di attivare sinergie le cui ricadute si possano apprezzare alla scala urbana del quartiere o dell’isolato?
La Cdo stessa è già da ora impegnata a individuare possibili risposte in un lavoro che continuerà da parte di propri associati architetti e urbanisti per contribuire ulteriormente a fornire suggerimenti e valutazioni ancora più affinate al lavoro di ridisegno del futuro della nostra comunità.
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