«L’ortopedia di Cittiglio riaprirà fra sei mesi»
Due ore e mezza di riunione al Pirellone con azienda sanitaria e sindaci. Soddisfatti gli amministratori: “Incontro positivo, attenzione per le richieste del territorio”
Reparto nuovamente operativo entro l’estate, bando per nuovi specialisti a febbraio, filo diretto con gli amministratori e soluzione tampone in questi mesi.
È unanime la soddisfazione per l’incontro di questo pomeriggio al Consiglio Regionale – tema ortopedia di Cittiglio e in generale futuro della struttura – a partire dal presidente della comunità Montana Giorgio Piccolo, che per primo ha dato l’annuncio: «Un incontro durato due ore e mezza che ha portato a mio avviso risultati molto positivi – ha affermato il presidente di Comunità Montana – . Erano presenti i vertici dell’azienda nella persona del dottor Bravi, oltre che ai Montoli e D’Angelo, rispettivamente di Luino e Varese. Grazie all’interessamento del presidente del consiglio regionale Cattaneo abbiamo ricevuto rassicurazioni che entro sei mesi il reparto tornerà a funzionare. Questo per un fattore decisivo che sarà l’ingresso di nuovo personale, che avverrà nei prossimi mesi».
Il ragionamento attorno all’utilità degli ospedali è sul piano della complementarietà: è stato ricordato l’alto numero di accessi di pronto soccorso di Cittiglio ma anche la peculiare posizione di Luino che garantisce un servizio per un bacino di utenza montano e con difficoltà di spostamento.
L’incontro, seguito a quello di ieri, mercoledì 21 dicembre a Varese alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, era stato chiesto dai sindaci di Cittiglio e Brenta per interessare i livelli “milanesi” della politica: la Regione, dopo la manifestazione avvenuta sabato scorso.
«Le rassicurazioni avute dovranno trasformarsi in realtà, è quello che ci aspettiamo visto l’alto livello dal quale sono state pronunciate – ha commentato il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin – . E stiamo parlando di rassicurazioni non solo politiche, ma anche tecniche. Il prossimo appuntamento sarà per il 15 di gennaio per verificare la possibilità di ripristinare soluzioni di emergenza-urgenza in ambito traumatico: l’ipotesi sul piatto potrebbe essere quella di spostare nel frattempo personale a Cittiglio, in attesa del ripristino del reparto».
Fabrizio Anzani, sindaco del comune dove si trova l’ospedale, non sta nella pelle e parla di «riunione passionale, fitta, dove si è molto discusso e dove sono state portate ancora una volta a galla le caratteristiche del nostro ospedale e del territorio dove si trova. A questo proposito c’è innanzitutto da ringraziare il comitato di cittadini, e la commissione medica che ha saputo dimostrare che abbiamo i numeri per stare in piedi».
Cattaneo incassa anche da Anzani un grande plauso: «Ha saputo fare da cerniera tra nostre esigenze e management dell’ospedale. La promessa di riapertura, l’individuazione “tattica” fino ad aprile di medici che possano sopperire alla chiusura del reparto sono delle soluzioni ottimali. E non sono voci di corridoio», afferma Anzani concludendo «col ringraziamento, consentitemelo, dei sindaci del distretto: oggi c’è un esempio di come si deve affrontare, uniti, un problema. Con l’obiettivo di risolverlo. Siamo stati capaci di mettere insieme le forze a prescindere dall’appartenenza politica, per trovare soluzioni. E permettetemelo, in questo anche la stampa ha giocato un ruolo fondamentale».
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Speriamo che non sia uno dei soliti annunci politici cui ci ha abituato il Tg e che non si realizzano mai.