“Non c’è l’autorizzazione, il punto nascita va chiuso”
L'ASST Valle Olona spiega la chiusura e assicura che il percorso ostetrico rimarrà inalterato anche se la nascita avverrà in un presidio che garantisce una corretta presa in carico della madre
Dopo la chiusura di ostetricia e pediatria all’ospedale di Angera, l’ASST Valle Olona, in una nota, spiega i motivi della decisione e come cambierà l’assistenza:
«Non essendo giunta da parte del Ministero della Salute l’autorizzazione in deroga alle norme nazionali a tenere aperto il Punto nascita dell’ospedale di Angera, richiesta a febbraio una prima volta e a giugno una seconda volta, l’Asst Valle Olona ha individuato nuove modalità di presa in carico da attuare con il mantenimento inalterato del solo percorso nascita presso la stessa struttura di Angera.
Contestualmente l’evento nascita verrà spostato presso i punti nascita limitrofi dove, ai sensi del DM 70, sono riscontrabili tutte le condizioni e misure di sicurezza al fine di una corretta presa in carico della mamma.
La decisione di interrompere anche i ricoveri in ambito pediatrico è stata presa in considerazione della mancanza di pediatri nonostante in questi mesi l’Azienda sociosanitaria abbia cercato di sopperire alla carenza di personale con tutte le forme contrattuali previste dalla legge.
Le nuove disposizioni, dunque, prevedono che qualora si presentasse in pronto soccorso una/un paziente con quadro clinico tale da rendere necessario un ricovero ospedaliero di rilevanza ostetrica (collegato all’evento nascita) o pediatrica, il paziente verrà trasportato in ambulanza presso l’ospedale di Gallarate o, in mancanza di posti letto, in altro nosocomio con assistenza infermieristica e, se necessario, medica. L’organizzazione del trasporto sarà in carico al medico in servizio in Pronto Soccorso in collaborazione con lo specialista ostetrico (presente o in reperibilità) o pediatrico (se presente).
Per quanto attiene i ricoveri oggi in essere in Ostetrica e Pediatria, verranno completati i cicli di diagnosi e cura. Nella ipotesi di persistenza delle condizioni cliniche tali da necessitare il prolungamento di ricovero, verrà predisposta sempre con ambulanza il trasferimento presso il P.O. di Gallarate».
La politica di riordino dell’attività sanitaria sta innescando una serie di polemiche nei territori per gli interventi che indeboliscono l’offerta ospedaliera:
qui il riassunto.
La nuova riforma della sanità porterà a cambiamenti nell’attuale assetto organizzativo. L’ospedale non sarà più il centro dell’offerta ma sarà in rete con il potenziamento dei presidi territorial: ecco le linee
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