“Posso uscire solo grazie ai Vigili del Fuoco”
Andrea Rossi, costretto su una sedia a rotelle, ha ottenuto un appartamento dall'Aler al primo piano di un palazzo ma l'ascensore che lo lega al mondo esterno non funziona quasi mai
Sabrina Mazzetto e Andrea Rossi vivono da maggio di quest’anno in un appartamento dell’Aler al primo piano di via Magenta 16/b, in una palazzina piuttosto nuova, costruita da Aler agli inizi degli anni 2000, ma la loro vita non è una passeggiata. Quella casa, vista all’inizio come una benedizione, ora è una trappola.
Andrea è disabile ed è costretto a muoversi su una sedia a rotelle. La sua qualità della vita dipende da un ascensore che gli permette di uscire ed entrare dal proprio appartamento e raggiungere il fisioterapista o, semplicemente, il bar sotto casa. Purtroppo l’ascensore non funziona quasi mai e lui e sua moglie sono costretti a chiedere continuamente l’intervento dei Vigili del Fuoco che si prodigano come volontari per fargli salire e scendere le due rampe di scale che lo separano dal mondo esterno.
«Anche oggi siamo qui ad attendere i nostri angeli custodi che ci aiutano a salire in casa – commenta Sabrina alle 18 di lunedì, di ritorno dalla fisioterapia – ora sono impegnati a soccorrere persone che hanno davvero bisogno di loro ma poi verrano ad aiutarci, anche se non è loro compito».
Da tempo Sabrina e Andrea combattono la loro guerra quotidiana con Aler che non ha ancora risolto definitivamente i problemi di funzionamento dell’ascensore: «L’amministratore del condominio ci ha detto che bisogna aprire un finanziamento per poter fare un intervento cospicuo – racconta – nel frattempo mio marito è prigioniero in casa e i tecnici della ditta incaricata hanno gettato la spugna dopo diversi interventi di manutenzione che non duravano lo spazio di una giornata».
La questione è seria in quel condominio perchè ad avere problemi di deambulazione non c’è solo Andrea ma anche un altro condomino che vive ai piani superiori.
«Chiederemo aiuto ai giornali fino a quando questo problema non verrà risolto, non possiamo chiamare continuamente i Vigili del Fuoco per uscire – conclude la donna – l’amministratore e Aler si devono assumere la responsabilità di questo». La risposta che Sabrina ha ottenuto dall’amministrazione del condominio è netta: non ci sono soldi perchè molti non pagano le spese e si sta rientrando da una situazione debitoria. Una risposta che non può soddisfare un disabile a cui è stato affidato un appartamento al primo piano, in un condominio in cui da almeno 15 anni sono noti i problemi all’impianto elettrico del montacarichi.
A far emergere la vicenda è stato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Luigi Genoni che si sta attivando per sensibilizzare Aler affinchè intervenga per risolvere il problema di questi inquilini: «Chiedo un intervento anche da parte dei Servizi Sociali perchè si attivino per aiutare persone a mobilità ridotta che possono trovarsi in queste situazioni – aggiunge – i Vigili del Fuoco non possono sopperire ad una mancanza da parte delle istituzioni competenti».
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