“Riaprite la maternità”, le mamme occupano il reparto
Una manifestazione per chiedere che venga rivista la decisione di chiudere punto nascita e pediatria. "Ci sentiamo tradite da dirigenti e istituzioni"
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“Maternità e pediatria non si toccano“. Un gruppo di mamme, con i propri bambini, e alcune donne in gravidanza hanno occupato pacificamente questa mattina il reparto di ginecologia dell’ospedale di Angera.
Un gesto spontaneo e inatteso, che arriva dopo il raduno di venerdì 9 ottobre, per chiedere che la decisione di chiudere il punto nascita e il reparto di pediatria venga subito rivista.
Le mamme si trovano attualmente all’interno del reparto e non sono intenzionate a fare marcia indietro: “Siamo mamme – scrivono nella nota che spiega le ragioni del gesto – che hanno deciso di occupare a oltranza i reparti ospedalieri, chiusi con un provvedimento assurdo, perché ci sentiamo tradite da dirigenti e istituzioni. Chiediamo con forza che i nostri bambini, la nostra gente e il nostro territorio non perdano due servizi fondamentali, strategici per il presente e il futuro delle famiglie. Non si negano i servizi fondamentali per i nostri bambini con un blitz: il Punto nascite di Angera ha sempre fornito un servizio sicuro e di qualità per un territorio molto vasto. Questo territorio non può, non deve perdere i servizi fondamentali per le famiglie, che meritano rispetto. In un momento difficile per tutte noi giovani mamme, in un’epoca in cui dare alla luce un figlio diventa un’impresa in mezzo a mille difficoltà, chiediamo con questo gesto forte, il rispetto dei nostri diritti, il diritto di scegliere un percorso nascite che rispetti la dignità nostra e dei nostri bambini”.
“Il Punto nascite e il reparto di pediatria di Angera svolgevano perfettamente la loro funzione – proseguono le manifestanti – negare questo servizio, imponendo alle famiglie ulteriori disagi, è una gravissima mancanza di rispetto. Chiediamo alle istituzioni locali e ai dirigenti dell’ospedale di Angera di riparare a un atto vergognoso con l’unica soluzione possibile: riaprite il Punto nascite e il reparto di Pediatria di Angera”.
Al fianco delle mamme si sono presentati anche alcuni cittadini e i rappresentanti del Comitato permanente per l’Ospedale Ondoli che condivide il gesto e le finalità di questa presa di posizione. Durante la giornata in reparto sono arrivati anche molti sindaci della zona e la consigliera regionale Paola Macchi.
In serata alcune manifestanti sono state ricevute dal direttore sanitario e dal direttore tecnico di presidio che hanno motivato le ragioni che hanno portato alla chiusura dei due servizi e chiesto di liberare il reparto al più presto.
La politica di riordino dell’attività sanitaria sta innescando una serie di polemiche nei territori per gli interventi che indeboliscono l’offerta ospedaliera:
qui il riassunto.
La nuova riforma della sanità porterà a cambiamenti nell’attuale assetto organizzativo. L’ospedale non sarà più il centro dell’offerta ma sarà in rete con il potenziamento dei presidi territorial:le linee della riforma
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