Torna il presepe vivente in san Vittore, nel nome di Maria
Torna anche quest’anno la sacra rappresentazione in piazza San Vittore a Varese, che in sedici anni ha coinvolto generazioni di ragazzi
Torna anche quest’anno la sacra rappresentazione del Presepe Vivente in piazza San Vittore a Varese, che in sedici anni ha coinvolto generazioni di ragazzi – sono quasi 10000, quelli che in questi anni hanno partecipato – a quello che sicuramente è diventato un fondamentale appuntamento del Natale Varesino. Fino ad ora sedici testi diversi, attori bambini e grandi nomi della prosa, canzoni composte appositamente e musiche dal vivo.
PRESEPE VIVENTE IN NOME DI MARIA
Lo spettacolo, come ogni anno, è una specie di miracolo che coinvolge circa 500 ragazzi davanti al sagrato di san Vittore a Varese. Un intero pomeriggio in cui tutti i giovani volontari riprodurranno un ambiente e un’atmosfera.
L’ appuntamento è per venerdì 23 dicembre alle 15,30 (anche se il clou della rappresentazione si avrà alle 17) nelle piazze attorno alla Basilica di San Vittore.
L’evento è diretto dal regista varesino Andrea Chiodi e da più di cento volontari AVSI. «un evento ogni anno straordinario, che piu che con mezzi economici è fatto con la disponibilità di tutto un popolo» ha commentato una di loro.
Quest’anno la sacra rappresentazione si intitola “Veni per Mariam”, si basa su testi di Giovanni Testori e Alda Merini, ed è tutta incentrata sulla figura di Maria, come tramite per la nascita del bimbo di Betlemme: «Sarà un vero e proprio dialogo recitato e cantato dai ragazzi che interrogheranno Maria sul senso dell’annunciazione, della visitazione, del sogno di Giuseppe e sulla nascita» hanno spiegato gli organizzatori.
Ancora una volta, innanzitutto, ci sarà un grande villaggio che quest’anno ripercorrerà le tappe fondamentali della vita di Maria attraverso opera d’arte e il lavoro dei ragazzi che faranno rivivere gli episodi evangelici legati alla Madonna, per poi chiudere tutti insieme sul sagrato della Basilica di San Vittore cercando di capire dalle parole di Maria il significato profondo del Natale, della nascita di suo figlio che per noi nasce proprio attraverso il si di Maria.
“NON UNA PARENTESI BUONISTA, MA UN’ESPERIENZA DI BELLEZZA CHE PUO’ GENERARE IL CAMBIAMENTO”
«Ci piacerebbe che Varese possa prendere coscienza del valore e della dignità di questo presepe vivente – ha commentato Patrizia Reggiori Clerici, responsabile Avsi Varese – Non è una parentesi buonista, non è un recupero di folclore religioso. E’ la possibilità di esprimere un’esperienza di positività e di bellezza che, a partire dal fatto dell’incarnazione di Gesu, se accolta e ospitata all’interno dell’esperienza di ciascuno può realmente generare un cambiamento della realtà e del mondo».
Accanto alla responsabile Avsi c’era l’assessore alle politiche giovanili Francesca Strazzi, che ha commentato: «Non posso che essere grata di un così imponente evento, che da anni coinvolge così tanti giovani – Tra l’altro, basandosi quest’anno su testi di Alda Merini, che ho avuto l’onore di conoscere».
LA CAMPAGNA AVSI 201 DEDICATA AI MIGRANTI
La rappresentazione sostiene la campagna di Avsi, che quest’anno è ancora incentrata su rifugiati e migranti.
La Campagna Tende Avsi è destinata a finanziare alcuni progetti specifici, in particolare quest’ anno il tema molto attuale è: “ AL LAVORO PER CAMBIARE PASSO#RIFUGIATI-MIGRANTI” Otto progetti di educazione, contrasto alla violenza, formazione al lavoro, cure sanitarie, accoglienza in Costa d’Avorio, Siria, Burundi, Ucraina, Kenya, Libano, Giordania, Italia.
Come ogni anno, la loro campagna sarà sostenuta dalla vendita di panettoni artigianali, regalati dalle pasticcerie varesine: quest’anno il punto vendita è piu strutturato, in corso Matteotti 60, nel negozio temporaneo Il Dono , dove ci sono, oltre ai panettoni, anche i presepi Avsi.
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