“Cassano all’ultimo posto, qualcosa non ha funzionato”
La cittadina è fanalino di coda nella graduatoria di Regione Lombardia. Il Pd al sindaco: "Speriamo che l'indicatore non diventi un ostacolo in futuro"
«Il Sindaco se ne frega dell’indice di virtuosità stilato da ANCI e Regione Lombardia. A noi fa venire in mente la favola de “La volpe e l’uva”…». Il Partito Democratico di Cassano Magnago critica la presa di posizione del sindaco Nicola Poliseno che ha risposto (qui) con una certa verve polemica alla notizia dell’ultimo posto della città nella graduatoria di virtuosità, che prende in considerazione bilanci e capacità di spesa (vedi qui).
«In pochi anni, è la seconda volta che Cassano Magnago si trova agli ultimi posti», sottolineano dal Pd. «I parametri, che il sindaco dice servono a poco, rientrano nella valutazione dell’andamento economico e finanziario dei Comuni» comemnta il capogruppo PD Claudio Carabelli. «Va benissimo non tassare i cittadini, ma questo risultato non può forse indicare che sono stati sprecati soldi, non gestendoli bene? La mia è una domanda: dubbi me ne pongo davanti a un risultato sulla base di parametri che ci fanno distinguere da tutti».
La graduatoria – va notato – va maneggiata con cautela, come premettono la stessa Anci e Regione: non è una “classifica” e parte dal presupposto che chi non rispetta i parametri di legge – dichiarando dissesto – finisce fuori classifica (in provincia è accaduto a Sumirago, per una vicenda particolare). La graduatoria, però, ha anche una funzione: stabilire le priorità per concessione di contributi regionali. Ed è questo il punto che sottolinea il Pd: «La nostra speranza è che questo indicatore dell’8.3 non diventi un ostacolo per il prossimo quinquennio per il rilascio di fondi e risorse dalla Regione» commentano il Segretario cittadino e consigliere comunale Tommaso Police e il responsabilità comunicazione del PD Mauro Lubraco. «Riconosciamo che il calcolo che porta alla composizione dell’indice è complesso ma ci domandiamo effettivamente se le politiche di bilancio, sviluppo e autonomia finanziaria abbiano funzionato in questi anni di amministrazione Poliseno, perché, se è vero che molte opere sono state finanziate con fondi interni è altrettanto realistico il fatto che qualcosa in termini di destinazione delle risorse non ha funzionato».
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