Cavallin: “Villa Castiglioni è privata, possiamo solo segnalare alle autorità”

Il sindaco di Induno Olona spiega come si è arrivati all'operazione dei Carabinieri nell'ex albergo oggi disabitato dove dormivano quattro immigrati

Induno Olona - Villa Castiglioni

Per qualcuno era un sospetto, per altri una certezza: Villa Castiglioni, l’ex albergo di lusso che si affaccia su via Tabacchi, di notte ospitava qualcuno.

Sospetti che sono diventati certezza all’alba di venerdì, quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nella villa e hanno trovato quattro uomini, tutti già noti alle forze dell’ordine, di cui tre  senza fissa dimora ma regolari sul territorio nazionale (un ivoriano del 1998, un ghanese del 1974 ed un 36enne della Sierra Leone) ed uno (nato in Nigeria nel 1978) colpito da decreto di espulsione.

Avevamo segnalato ai Carabinieri movimenti strani nella villa – spiega il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin – e ci avevano anticipato che ci sarebbe stata questa operazione, a cui ho chiesto che partecipassero anche due agenti della nostra Polizia locale per verificare lo stato di fatto e se vi fossero situazioni di pericolo. Ringrazio i Carabinieri che hanno dato ascolto alla nostra segnalazione e che sono intervenuti”.

“La situazione di Villa Castiglioni, di proprietà di una società che ha dichiarato fallimento, e oggi in mano a un curatore fallimentare, può solo essere monitorata dal Comune – prosegue il sindaco – Non possiamo intervenire direttamente ma solo con delle ordinanze per garantire la sicurezza pubblica, così come è avvenuto per il cedimento del muro esterno del parco su via Tabacchi”.

Anche questo è un bel grattacapo per ‘Amministrazione comunale: il muro che cede in più punti, rischiando di crollare sulla strada e un’unica soluzione possibile, la posa di gabbioni di contenimento che però ingombrano e restringono la sede stradale. “Anche qui non possiamo fare nulla – spiega Cavallin – La proprietà è fallita, il muro è tutelato dalla soprintendenza, non possiamo certo intervenire noi abbattendolo e ricostruendolo, cosa che tra l’altro costerebbe centinaia di migliaia di euro. Abbiamo le mani legate“.

Una situazione al momento bloccata: la bella villa ottocentesca è disabitata da alcuni anni, non c’è controllo, l’edificio e il parco si stanno degradando e l’unica speranza è che venga presto rilevata da qualcuno in grado di riportarla all’antico splendore: “A marzo dovrebbe esserci la vendita all’asta – conclude il sindaco – L’augurio è che questa bellissima residenza d’epoca possa tornare a vivere”.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Gennaio 2017
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