Data del consiglio comunale, il centrodestra continua l’offensiva
Forza Italia, Lega Nord e la lista Pavesi per Malnate tornano sulla questione della data del consiglio comunale ma non solo

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del centrodestra malnatese (Forza Italia, Lega Nord, Lista Pavesi per Malnate) in replica alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Comunale Enrico torchia riguardo la data del consiglio.
Al Consiglio comunale del 19 dicembre avevamo chiesto delucidazioni in merito all’intenzione di distribuire dei soldi pubblici alle associazioni ma, sollecitato dal Sindaco, il Presidente Torchia ci ha interrotto ed esortato a presentare la domanda per un Consiglio successivo: detto fatto.
Questi fondi dovevano essere assegnati entro la fine dell’anno e, per non correre il rischio che le nostre argomentazioni venissero discusse a giochi fatti, il 22 dicembre abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio comunale urgente ai sensi dell’art. 39 D.Lgs 267/2000 («il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni»): come volevasi dimostrare l’interpretazione di Torchia è errata e contraddittoria rispetto a ciò che addirittura prevede la legge nazionale.
In mancanza di risposte abbiamo confrontato la prassi degli anni precedenti, notando (ad esempio) che nel 2014 sono stati assegnati ben €50.000 di soldi pubblici ad un’unica Fondazione sulla base di criteri molto vaghi (senza premiare progetti specifici).
Quest’anno, contenti che c’erano dei fondi a disposizione delle associazioni, avremmo voluto che venissero finanziati i progetti più meritevoli e vincitori di un bando comunale, senza basarsi solo sulla discrezionalità di Sindaco e assessori.
Il Consiglio poteva essere convocato anche subito (5 giorni utili entro la fine dell’anno) invece hanno voluto superare i termini previsti dalla legge: non si sa in base a quali criteri, ma in questo lasso di tempo l’Amministrazione comunale ha già distribuito circa €80.000. Non che questo sia il caso, ma di solito quando qualcuno evita il confronto o prende tempo è perché è in difficoltà o forse vuol nascondere qualcosa. «A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca».
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