Internet of Things? “Quel sito dove si vendono le cose…”
Fa riflettere la videoinchiesta di Confartigianato Imprese Varese sugli oggetti intelligenti. È stato chiesto alle persone cosa è l’Internet delle cose: le risposte svelano paura, meraviglia, curiosità e anche disinteresse
Sapete cosa è l’Internet of Things? Alcuni lo sanno, altri ci provano. Niente di male: se ne parla tanto ed è giusto informarsi. Confartigianato Imprese Varese lo ha chiesto a chi, gli oggetti intelligenti, non sa cosa siano, li vorrebbe provare o addirittura evitare. Perché non a tutti gli intervistati piacerebbe un frigorifero che ti dice quando i viveri sono terminati, un forno da preriscaldare in remoto con smartphone, un barattolino dei medicinali che ti avvisa se non hai ingerito la pasticca giornaliera.
Va bene, ma cosa è l’Internet delle cose? Tutti quei dispositivi, diversi dai computer, che sono connessi a Internet e che sono in grado di scambiarsi dati con altri oggetti connessi. Detto così potrebbe anche spaventare, ma senza troppa fantasia ormai si sa con certezza che l’IoT (Internet of Things) può servire a tutto e tutti: segnalatori per le localizzazioni, sensori che controllano l’illuminazione o il fabbisogno d’acqua delle piante, dispositivi per il controllo in remoto dei parametri biologici.
Avete visto tutti lo spot di una nota marca di elettrodomestici: ecco, in quel caso si parla di oggetti intelligenti che si programmano, e si controllano, mentre tu sei occupato in altro. Preferibilmente nel coltivare i tuoi hobby: fai aerobica e intanto controlli il forno, scegli il programma di lavaggio della lavatrice mentre fai shopping, gestisci la casa mentre stai facendo la spesa. Insomma, alla comodità potrebbero non esserci più limiti.
Ma contrariamente a quanto si possa pensare, l’Internet of Things non è così conosciuto: giovani o meno, gli intervistati dimostrano una certa curiosità verso gli oggetti intelligenti ma nessuno li usa. Tra fantascienza e realtà, la videoinchiesta di Confartigianato Varese mette in risalto quanto il mondo viaggi a velocità alterne. Così c’è chi ha paura (la tecnologia potrebbe sfuggire al controllo umano), chi prova meraviglia (la parola “figo” è quella che si ascolta maggiormente nella videoinchiesta), chi ci vorrebbe provare (soprattutto per avere più tempo libero o per pigrizia) e chi la butta sulla filosofia: «Vorrei una televisione intelligente, perché ora non lo è».
In attesa che dal Ces, il Consumer Electronic Show che si è chiuso pochi giorni fa a Las Vegas, arrivino quegli oggetti in grado di aprire sempre nuove frontiere ai gusti di noi umani, ecco un sondaggio nel centro della città di Varese. Tra quelle persone che un giorno, forse non troppo lontano, dell’Internet delle cose non potranno farne a meno.
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