La Openjobmetis migliora, ma con Sassari non basta
Gara equilibrata a Masnago, dove la differenza arriva dal tiro pesante: Stipcevic e soci chiudono con 16/31 da 3 punti e vanificano la buona prova dei biancorossi, sempre ultimi
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Ogni tanto le previsioni si avverano. E purtroppo le previsioni per Varese-Sassari di basket parlavano di un’Openjobmetis in crescita, costretta però ad affrontare un Banco Sardegna pimpante come non mai, rifatto nella sua conformazione e attualmente in grande forma come sta dimostrando anche l’ultimo scorcio di Champions. Puntualmente, tra le due, è uscita la partita che si temeva: Varese piuttosto brillante, attenta, di certo autrice di una gara non da fanalino di coda, battuta però (76-83) dai biancoblu di Pasquini, più talentuosi e soprattutto dotati di mira infallibile.
Il 16/31 da tre punti dei sardi, in trasferta, spiega con buona precisione quanto avvenuto a Masnago: le triple vincenti sono le chiavi usate dagli ospiti per confezionare una vittoria pesante, che tiene la Openjobmetis inchiodata all’ultimo posto in classifica. Buon per i biancorossi che anche Cremona e Pesaro (la prima rimontata da Pistoia, la seconda crollata con Brescia) abbiano perso, mantenendo le posizioni immutate, ma a questa squadra continua a mancare un acuto.
Difficile accusare, oggi, Caja e i suoi: certo, alcuni giocatori non hanno reso come si sperava (Maynor sparito, Eyenga a sprazzi, Cavaliero negativo, Pelle non pervenuto), però nel complesso la squadra ha retto l’urto e ha provato, in più occasioni, a fare paura a Sassari. L’esempio è venuto – felicissimi di sottolinearlo – da Kangur che ha trovato collocazione vincente in avvicinamento a canestro (16 punti), però nel momento cruciale le polveri si sono bagnate una volta di più, e nessuno è stato in grado di vestire i panni di salvatore della patria. Mentre, dalla parte opposta, la difesa biancorossa ha alternato zona e uomo subendo però una eccellente circolazione di palla sassarese, quasi sempre conclusa con una sentenza nel tiro da tre punti. Non solo con il sontuoso Stipcevic (21 punti per il croato) e con il preciso Carter (3-4 da lontano) ma anche con quei giocatori come Savanovic o D’Ercole, che per il resto hanno inciso di meno.
Si riparta ora da qui, da questa prestazione buona, per provare a vincere in Germania – martedì – e soprattutto per andare a Caserta con la volontà di fare il colpaccio. Tra sette giorni, di fronte, ci sarà l’amico Kuba Diawara, ma la beneficenza agli ex è già stata fatta quest’oggi, tra Stipcevic e Sacchetti e la volta precedente con Wright. Adesso è l’ora di fare del bene anche a noi stessi.
PALLA A DUE – Bulleri, in forse fino all’ultimo, è a referto per la Openjobmetis in cui Ferrero ottiene di nuovo il quintetto in posizione di ala forte dove va a fronteggiare Sacchetti. Si gioca a scacchi fin da subito, con Pasquini che manda Devecchi su Maynor, con l’americano che ricambia la marcatura. Dalla panchina ospite, pronto l’ex Stipcevic che risulterà il migliore in campo.
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LA PARTITA – L’avvio di Varese è spumeggiante: canestri rapidi e giocatori che si cercano tra loro, anche se dalla parte opposta della barricata si risponde con percentuali altissime. Ogni strappetto biancorosso – bene Ferraro – corrisponde a una risposta e dal 9-10 in avanti è Sassari a restare in vantaggio seppure di poco (24-25). Il secondo quarto non si discosta dall’equilibrio: Kangur e Johnson guidano i biancorossi che prima ricuciono un -5 e poi (rubata e contropiede della guardia USA) si trovano anche davanti nel punteggio prima che Sassari trovi il modo di impattare prima della sirena, 42-42.
Stesso canovaccio nel terzo quarto, quando ancora una volta Varese non solo tiene testa ma va anche a condurre le danze pure con un bel basket. Il momento migliore (26′) culmina con sorpasso e allungo fino a +5 su una tripla di Johnson in transizione. Pasquini chiama allora timeout e chiede ai suoi di migliorare la difesa; sono però le solite triple (Savanovic e Stipcevic dagli angoli) a dare agli ospiti benzina e sorpasso (61-62 al 30′).
IL FINALE – Il temuto passaggio a vuoto di Varese si materializza proprio a inizio ultimo quarto. Un paio di rimbalzi concessi a Lawal, qualche forzatura in attacco e le solite triple ospiti aprono il punteggio a favore del Banco, arrivato fino a +8 prima di un canestro di Kangur. Tocca quindi a Eyenga ad accendersi, un po’ di forza, un po’ di rabbia, però la sua sfuriata è limitata dalle bombe italiane firmate Sacchetti e D’Ercole: quando poi il congolese cade nelle trappole difensive della Dinamo, anche l’ultimo sforzo biancorosso viene vanificato. E la tripla nel finale di Avramovic è buona solo per avvicinarsi, ma sempre a con Sassari a distanza di sicurezza, tanto da non forzare l’ultimo possesso: 76-83.
OPENJOBMETIS VARESE – BANCO SARDEGNA SASSARI 76-83 (24-25, 42-42; 61-62)
VARESE: Maynor 6 (2-8), Johnson 14 (4-7, 2-7), Eyenga 10 (4-5, 0-2), Ferrero 7 (2-2, 1-1), Anosike 9 (4-7); Avramovic 10 (2-4, 2-4), Pelle (0-1), Cavaliero 4 (1-3, 0-1), Kangur 16 (8-9). Ne: Bulleri, Lo Biondo, Canavesi. All. Caja.
SASSARI: Bell 13 (2-2, 3-8), Devecchi 2 (1-2, 0-2), Lacey (3-5, 1-3), Sacchetti 10 (0-1, 3-3), Lydeka 5 (2-4); D’Ercole 6 (2-3 da 3), Savanovic 3 (0-1, 1-3), Carter 9 (3-4 da 3), Stipcevic 21 (2-3, 3-6), Lawal 5 (2-5). Ne: Ebeling, Monaldi. All. Pasquini.
ARBITRI: Lanzarini, Attard, Morelli.
NOTE.. Da 2: V 27-46, S 12-23. Da 3: V 5-15, S 16-31. Tl: V 7-9, S 11-14. Rimbalzi: V 25 (7 off., Avramovic 6), S 30 (9 off., Lawal 7). Assist: V 12 (Maynor 5), S 18 (Lacey 4). Perse: V 7 (Eyenga 3), S 13 (Lacey 4). Recuperate: V 2 (Johnson, Cavaliero 1), S 4 (4 con 1). Usc. 5 falli: nessuno. Spettatori: 3.686. Incasso: 52.973 euro.
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