Oltre tremila richieste di soccorso nella notte gelata
Centralini roventi al 112 che ha raccolto le richieste di aiuto per questioni legate a ghiaccio e neve. Situazione molto pesante per il 118: anche ottanta domande in contemporanea
3326 chiamate tra le 22 di ieri, giovedì 12 gennaio, a questa mattina alle 11. Centralini roventi per l’emergenza ghiaccio e neve nella sede 112 di Varese ( che risponde alle telefonate di Varese, Como, Lecco, Monza e Bergamo).
Le condizioni atmosferiche hanno messo in seria difficoltà la macchina del soccorso. Ieri sera, nel pieno della nevicata gelata, in Autolaghi ( chiusa per diverse ore) e sulla superstrada per Malpensa, si erano contati 26 incidenti prima della mezzanotte, considerando la Pedemontana si sale a 33.
E la mattina non è andata meglio anche se si parla di incidenti tra i pedoni alle prese con marciapiedi e bordi strada impraticabili: tra le 5 e le sette, le ambulanze erano intervenute in più di 10 incidenti soprattutto nel Sud della provincia.
Ed è stata proprio la concentrazione di chiamate a mettere a dura prova il sistema dell’emergenza urgenza. I centralini di secondo livello, forze dell’ordine vigili del fuoco e 118, erano saturi e le attese degli utenti si sono protratte. A metà mattinata la Soreu dei Laghi, il centralino del 118 che copre la zona di Varese Como e Lecco, aveva aperti contemporaneamente oltre 80 interventi (la media giornaliera varia tra le 30 e le 50). L’intasamento è gestito, pur se con fatica, garantendo il soccorso ai casi più gravi mentre i tempi d’attesa si allungano per quelli meno critici. Dalle 18 di ieri alle 14 di oggi, le chiamate pervenute alla centrale 118 per soccorsi nel Varesotto sono state 273, a livello globale di Soreu dei Laghi sono state 754 (Como, Varese e Lecco).
Decisamente più critica la situazione a Milano: a metà mattinata c’erano 290 schede di soccorso in esecuzione (range normale 80-100).
«Areu – si legge nel comunicato – sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per far fronte all’emergenza: potenziamento operatori del Numero Unico 112 e delle Sale operative regionali, reperimento straordinario mezzi aggiuntivi, richiesta di sostegno a Protezione civile e altri Enti».
Tra le misure straordinarie anche il blocco dei trasporti “programmati”. Mancano barelle per il trasporto dei pazienti: le ambulanze arrivano nei PS e consegnano immediatamente il paziente per rimettersi in moto e rispondere a una nuova chiamata. Tutte le ambulanze, quindi, sono a disposizione dei soccorsi rinviando i trasporti di pazienti destinati a visite o controlli.
Di contro, anche i pronto soccorso stanno gestendo la criticità che si somma alle condizioni già pesanti legate all’influenza.
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