Villa Scazza all’asta, un affare da 855 mila euro
L'immobile, una villa enorme con parco e alberi secolari, fu donata al Comune molti anni fa. Nel tempo si è svalutata e il 2 febbraio sarà messa all'asta. L'opposizione insorge: "Non doveva andare così. Adesso ci dicano come verranno usati quei soldi"
Una villa della fine degli anni ’70 posta in cima ad una collina, circondata da un parco con piante secolari. E’ nota come Villa Scazza, almeno ai residenti di Buguggiate.
Dalla strada provinciale che porta a Varese si nota solo un muro alto, un cancello e un lungo striscione appeso ormai da anni con la scritta “vendesi”. Ora per Villa Scazza è arrivato il momento della “svolta”: il 2 febbraio, alle 11, nella sala del consiglio comunale, avrà luogo l’asta che potrebbe consegnare la villa ad un nuovo proprietario. Base d’asta 855.000 euro (qui il bando di gara). Un vero affare per chi vorrà approfittarne, calcolatrice alla mano per aggiudicarsi un’area di oltre 9000 metri quadrati basteranno circa 100 euro al metro quadro (qui la descrizione della villa e la situazione urbanistica).
La villa fu donata all’amministrazione Vedani dalla famiglia Scazza “in cambio” della possibilità di costruire in un’altra area. All’epoca uno scambio proficuo e vantaggioso per entrambi, ma le cose non andarono poi nella maniera sperata: la villa e il parco, valutati circa due milioni di euro nel 2009, non trovarono mai un acquirente. Una nuova perizia nell’aprile del 2012 valutò l’immobile 1.792.000 euro e fu messo a bando per 1.433.000 euro. Niente di fatto nemmeno quella volta.
Ora la villa va all’asta al prezzo più basso di sempre.
E proprio la svalutazione della villa, che da circa 10 anni non è oggetto di interventi di salvaguardia, è al centro del dibattito con l’opposizione che contesta una cattiva gestione, protratta nel tempo.
“Sulla svalutazione dell’immobile c’è ormai poco da fare – esordisce Giuseppe Colombo, ex candidato sindaco di Buguggiate ed ex amministratore – Si doveva intervenire prima con una programmazione ed una visione più a lungo termine, ma non è stato mai fatto. Ora ci troviamo con un bene immobile dal valore immenso, svalutato e più che dimezzato. Quel che ci preme sapere ora è che cosa l’amministrazione comunale intenda fare del denaro che entreranno nelle casse comunali con l’eventuale vendita dell’immobile. Escluso che lo possa usare per la spesa corrente e visto che la donazione fu fatta alla collettività, ci preme sapere in quali progetti questo denaro verrà investito”.
Il sindaco Cristina Galimberti sulla questione prende tempo: “Prima di tutto dobbiamo vedere se l’operazione va in porto – dice – Per ora buste non ne sono arrivate ma mancano ancora alcune settimane. Se dovessimo riuscire a vendere la villa, di progetti su cui investire ne abbiamo. Inutile parlarne ora. Ne discuteremo quando riusciremo a trovare un compratore”.
“La verità è che Villa Scazza servirà a coprire la cattiva gestione di questa amministrazione – dice invece il consigliere d’opposizione Matteo Sambo – Abbiamo organizzato un incontro con la popolazione per spiegare alcune cose accadute attorno a questa vicenda e un altro verrà programmato al più presto. La verità è che l’amministrazione Galimberti ha sforato il patto di stabilità: ha realizzato opere di ristrutturazione nella scuola e poi non ha ottenuto i finanziamenti dal ministero dell’Istruzione che ha escluso Buguggiate dal bando “Scuole sicure”. Il Comune ha tagliato ogni servizio dove poteva ed ora attende quei soldi per intervenire a risanare situazioni al limite. Per questo chiediamo di essere ascoltati e sin d’ora vogliamo partecipare a qualsiasi discussione sull’utilizzo del denaro che entrerà nelle casse comunali. Quel che ci preoccupa, oltre al fatto che non si riesca a vendere la villa, sempre più deteriorata, è che non ci sia un progetto vero, un disegno che vada a vantaggio del paese. Da tempo a Buguggiate si naviga a vista, e questo non va bene”.
Il sito del Comune di Buguggiate con tutti i dettagli sul bando
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