Casa e lavoro sono le emergenze dei comuni
I sindaci si trovano sempre più spesso a dover dare risposte a persone con problemi di lavoro, di affitto e pagamento del mutuo. Progetti come lo "Sportello unico lavoro" possono aiutare a rispondere
«I problemi riguardanti casa e lavoro sono quelli che noi sindaci ci troviamo ad affrontare quotidianamente». Marco Cavallin presidente di Upel (Unione provinciale enti locali) e Primo cittadino di Induno Olona è ben contento di rinnovare il progetto “Sportello unico lavoro”, insieme a Confapi e ai comuni di Malnate, Azzate, Solbiate Olona, Carnago e Turate. I risultati ottenuti con il primo anno di sperimentazione fanno ben sperare e gli amministratori in prospettiva si aspettano di superare i 400 accessi avuti nel 2016.
«Vengo da una mattinata di ricevimento dei cittadini – aggiunge Samule Astuti, sindaco di Malnate – e almeno un terzo dei colloqui riguardava la casa e la disoccupazione. Sono temi su cui spesso noi sindaci possiamo fare poco e allora questa collaborazione con Confapi e Upel per lo sportello unico del lavoro diventa preziosa».
Per il primo cittadino di Solbiate Olona, Luigi Melis, i sindaci sono chiamati a fare un po’ di tutto e forse, anche per questo rappresentano «l’ultimo baluardo della politica». Certo è che temi sociali di questa portata in tempi di crisi generano ricadute pesanti su qualsiasi amministrazione. Le alleanze con imprese, associazioni di categoria e altri comuni sono dunque un modo per attenuare quegli effetti negativi. «Noi siamo il front office della sofferenza – sottolinea Gianmario Bernasconi, sindaco di Azzate -. Il cittadino si rivolge in prima battuta al sindaco e quando espone problemi di questa potata non ci si puo’ limitare a parole di conforto o a una pacca sulla spalla. Il lavoro è un tema strategico ed è per questo che è così importante avere un progetto concreto come lo sportello unico».
A Carnago in tema di lavoro e nuova occupazione hanno cercato di chiudere il cerchio. L’emorragia di posti di lavoro si può tamponare con interventi di rete. «Lo sportello unico per il lavoro -spiega il vicesindaco Elena Castiglioni – si affianca ad altri progetti che coinvolgono aziende, enti locali e associazioni, come nel caso Giovani di valore, che hanno dato risultati importanti. Vorrei citare anche il “Quarry Up”, nuovo incubatore di startup ideato dallo Studio Volpi con l’obiettivo di raccogliere le idee e farle diventare servizi e prodotti da proporre al mercato».
Per quanto riguarda il reperimento delle risorse necessarie ad avviare progetti di questo tipo, secondo Cavallin, sarebbe auspicabile un ulteriore passaggio, ovvero la nascita di un coordinamento che si occupi dei bandi, e la rete come forma ideale di collaborazione tra i vari portatori di interesse di un territorio, pubblici o privati che siano, potrebbe favorire quel passaggio. Un’idea condivisa anche dal presidente pro tempore di Confapi Varese, Pasquale Catalfamo, che spinge per un’integrazione maggiore tra amministrazioni locali e imprese. Un modo per valorizzare al massimo lo sforzo trasversale fatto dai partecipanti al progetto. «Mi piace l’idea di una focalizzazione sulle imprese – conclude Roberta Giovanna Clerici assessore all’urbanistica del comune comasco di Turate -. Uno sportello dove il tema dell’impresa e del lavoro possano convergere è una prospettiva a cui guardare».
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