Italia-Galles under 20: a Legnano l’antipasto del Sei Nazioni
Venerdì 3 (ore 19) lo stadio "Mari" ospita per la prima volta un match ovale. Pierantozzi: «Azzurri tutti da scoprire». Cancelli aperti alle 16
Il Sei Nazioni di rugby è ormai considerato un grande classico dello sport anche in Italia, visto che gli azzurri disputano il torneo più antico della palla ovale ormai da oltre 15 anni, pur con pochi risultati di rilievo. Nel primo weekend dedicato all’appuntamento, l’Italia sfida il Galles sul proprio terreno, ma il confronto non si ferma alla partita di domenica 5 (ore 14) allo Stadio Olimpico di Roma.
Domani – venerdì 3 febbraio – infatti è in programma tra le due nazionali il match valido per il torneo Under 20 e a ospitare la partita sarà per la prima volta nella storia il “Mari” di Legnano, stadio scelto grazie all’impegno del Rugby Parabiago che supporta la federazione nell’organizzazione dell’evento.
Se dunque venerdì sarà il momento clou, per il territorio dell’Altomilanese (dove la palla ovale trova da anni terreno fertile), l’onda lunga dell’evento è già iniziata con la presentazione in comune, mentre gli allenamenti degli azzurri (in panchina due grandi personaggi come Alessandro Troncon e Carlo Orlandi) si tengono al “Venegoni” di Parabiago. Di fronte all’Italia ci saranno i campioni in carica del Galles che nel 2016 hanno fatto il Grande Slam: hanno cioè vinto tutti gli incontri in programma.
AZZURRI DA SCOPRIRE
Per un parere sulla partita del “Mari” abbiamo interpellato Francesco Pierantozzi, da qualche mese presidente del Rugby Varese ma anche “voce” della palla ovale per Sky con all’attivo una lunga serie di telecronache del Sei Nazioni principale. «Prima di tutto sono contento che una partita del genere si giochi sul nostro territorio, anche se spesso allestire questi appuntamenti ha un costo alto e un ritorno limitato. Però rimane un modo per partecipare alla spinta del movimento rugbyistico del nostro paese, per “lottare” con gli azzurri in un torneo così affascinante».
Difficile tracciare un profilo “tecnico” delle due formazioni: «Le formazioni under 20, per loro natura, cambiano pelle ogni anno visto che tanti giocatori superano il limite di età. L’Italia intanto può contare su due allenatori molto bravi, Troncon e Orlandi, e sullo staff irlandese della nazionale senior (il coach è Conor O’Shea) che rispetto alle gestioni passate ha gettato uno sguardo più profondo su tutto il mondo del rugby tricolore. Rispetto a prima, O’Shea e i suoi collaboratori sono più propensi a dare spazio ai giovani formati in Italia che non ad andare a cercare stranieri “naturalizzabili” e questo è un dato che a lungo termine può dare risultati. Dire che Italia sarà questa U20 però è impossibile: siamo alla prima partita del torneo, molti giocatori hanno giocato insieme di rado, forse mai».
Il Galles si preannuncia come una squadra importante. «A maggior ragione, qui può pesare la base di giocatori a disposizione – conclude Pierantozzi – In Galles il rugby è sport nazionale e da questo punto di vista l’importanza del nostro sport è superiore lassù, anche rispetto alle altre partecipanti del Sei Nazioni. Godiamoci la partita e proviamo a scovare qualche talento da coltivare per il futuro».
IL PROGRAMMA
La giornata del “Mari” prenderà il via alle 16 con l’apertura dei cancelli e del Rugby Village, dove troveranno posto gli stand degli sponsor, quelli gastronomici e i giochi per i più piccoli. La partita è in programma alle 19 ma la festa dello sport – perché di questo si tratta – proseguirà anche al termine della gara. Nel Village infatti sarà possibile cenare e divertirsi in pieno spirito da “terzo tempo”.
I biglietti di ingresso allo stadio costano 10 euro a posto unico, 5 per gli under 18 e gratis per i bimbi sotto i 3 anni. Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili al sito dedicato all’evento (CLICCATE QUI).
Formazione Italia: Cioffi, Bronzini, D’Onofrio, Vaccari, Zanon, Rizzi, Trussardi, Licata, Masselli, Bianchi, Iachizzi, Baldino, Riccioni (C), Ceciliani, Rimpelli. A disp.: Rollero, Fischetti, Zilocchi, Venditti, Casolari, Fusco
Biondelli, Dal Zilio. All. Troncon e Orlandi.
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