La pioggia torna a farci respirare
Inquinanti al di sotto della soglia di guardia in tutta la provincia grazie al maltempo. Coldiretti attacca: "Non si può continuare a sperare nella pioggia"

E’ stata la pioggia a salvarci. L’ondata di maltempo che da venerdì sta interessando gran parte del nord Italia ha avuto l’effetto collaterale di ripulire l’aria dagli inquinanti che da settimane hanno reso irrespirabile l’aria.
Da due giorni i livelli di inquinanti sono infatti scesi sotto la soglia di guardia. Sabato tutte le centraline in provincia hanno registrato valori di PM10 molto al di sotto del valore di guardia, cioè 50 microgrammi al metro cubo: Varese 24, Ferno 20, Busto Arsizio 19 e Saronno 24. Un risultato attesissimo, dal momento che la situazione era diventata drammatica. A Varese il 31 gennaio è stata registrato il valore peggiore degli ultimi anni: 182 µg/m³, quasi quattro volte il limite massimo.
Ma se ora si può tornare a respirare in tranquillità, gennaio si è chiuso con dati da incubo. A Varese sono stati ben 15 i giorni con concentrazioni di inquinanti maggiori del limite di legge, fagocitando così quasi metà dei 35 giorni di sforamenti concessi dai regolamenti dell’Unione Europea. Un dato che diventa ancora più preoccupante se si considera che il 2016 si è chiuso con un dato che aveva dato l’impressione di essere sulla buona strada per avere aria sempre più pulita.
Ed è proprio su questo che si accendono di nuovo le polemiche. In una nota Coldiretti scrive:
Non si può continuare a sperare nella pioggia soprattutto se ci troviamo ad affrontare periodi molto asciutti come l’inverno che stiamo vivendo in Lombardia, in cui a dicembre è caduto oltre il 78% di acqua in meno rispetto alla media, nella prima decade di gennaio il 75,6% in meno e nella seconda decade di gennaio l’89% in meno. Bisogna intervenire in modo strutturale, anche per favorire nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog
In effetti una recente ricerca ha mostrato quanto sia fondamentale la presenza del verde nelle città per limitare l’impatto dell’inquinamento. Una recente ricerca del CNR ha mostrato come sia fondamentale l’apporto di ogni singola pianta nella lotta all’inquinamento (leggi qui tutti i dettagli)
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Rubato a Cavaria nella notte il pickup antincendio della protezione civile: lo trova all'alba una signora nel giardino di casa
Takaya su "In questo momento il numero esatto di letti del futuro ospedale unico non è importante"
lenny54 su A Gaza stanno massacrando i bambini
Felice su Sassi contro gli autobus di Autolinee Varesine, identificati e denunciati gli autori
Felice su Rischiano diecimila euro di multa per aver abbandonato rifiuti nei boschi ad Arcisate
UnoAcaso su Posti letto 'raddoppiati' all'ospedale unico Gallarate-Busto: "Una giustificazione insostenibile"
Beh signori che dire! Coldiretti ha ragione. La gestione del verde nelle città è scandalosa. Si pensa solo a costruire e basta.
Purtroppo non si fanno scelte radicali. Il popolo sotto naftalina gli basta avere il centro commerciale più grande d’Europa per stare zitto e non accorgersi che vive in un ambiente ormai fortemente pregiudicato.