E’ nata casa Penny
E’ stata inaugurata sabato 11 marzo alle 11 Casa Penny, la prima sede dell’associazione Varese in…maglia

Tra oltre un centinaio di amici, fan, rappresentanti delle associazioni che collaborano con la vulcanica Tonia Calabrese, è stata inaugurata sabato 11 marzo alle 11 Casa Penny, la prima sede ufficiale dell’associazione Varese in…maglia.
La “casa delle sferruzzatrici per il bene” è stata aperta al Collegio dei Salesiani in piazza San Giovanni Bosco n. 3: più precisamente nei locali che furono della libreria Salesiana.
E all’inaugurazione della sede erano presenti, tra gli altri, don Claudio Ghisolfi il Rettore del Collegio dei Salesiani che ha concesso all’associazione gli spazi in condivisione con le attività dell’istituto, sposandone i progetti educativi e di solidarietà dell’associazione, che si è dichiarato «Felice per l’apertura dello spazio salesiano a favore di una realtà cosi bella, vivace e solidale»; e don Marco Casale ,il responsabile della Caritas varesina, con cui l’associazione collabora per un progetto d’integrazione con le richiedenti asilo politico della Cooperativa San Luigi.
Non è mancato nemmeno il sindaco Davide Galimberti, che ha apprezzato la «Tenacia e la creatività di chi ha portato avanti questo progetto» E ha ringraziato «La stupenda attività del volontariato varesino: questo e le altre belle realtà della città».
La sede è stata chiamata “Casa Penny” in ricordo di Paola Cellini, una delle più affettuose partecipanti dell’associazione prima della sua scomparsa, qualche mese fa. «Quella di dedicarle la sede è una promessa che avevo fatto alla mamma, durante il funerale della figlia. E adesso si è potuta finalmente realizzare» ha detto Tonia Calabrese, con la voce rotta dall’emozione.
Anche con inaspettati quanto importanti aiuti: oltre alla collaborazione dell’istituto Salesiani per i locali, i mobili sono stati donati dalla società Assiteca, le belle piante decorative da un giovane campione motociclistico che ha voluto abbellire la sede, Kevin Intrieri, e persino la speciale insegna è un’opera realizzata e donata dall’artista Sabrina de Andreis.
Alla inaugurazione non mancavano inoltre le associazioni Andos e Varhese, con cui Varese…in maglia collabora. E le ragazze della comunità san Luigi con i loro bambini: donne rifugiate che stanno conoscendo meglio la nostra lingua imparando a lavorare a maglia. Tra di loro anche Emanuella, figlia della speranza nata all’ospedale del Ponte. Antonia ora è la sua madrina ufficiale, dopo essere stata chiamata a farlo al suo battesimo, qualche settimana fa.
Nella sede è stato allestito anche un angolo dove è possibile acquisire, con una donazione, parte dei lavori realizzati dall’associazione: un modo per finanziare l’acquisto della lana utilizzata per le mille iniziative benefiche (per i piccoli profughi Siriani in Turchia, per i terremotati, per i senzatetto..). Un altro è rappresentato dai proventi dell’acquisto di una raccolta di racconti scritta dal fratello di Tonia, Tommy Calabrese, dal titolo “Poche Storie“: i proventi del volume, che racconta attraverso delicate storie di “penultimi” di quanto sia facile passare dalla parte della povertà e dell’abbandono, saranno infatti devoluti all’associazione.
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