Giusto fare l’elemosina? “L’ho chiesto al Papa, ora ne parla il New York Times”
Lo racconta Stefano Lampertico, il direttore di Scarp de’ tenis, il mensile di strada che ha incontrato il pontefice. Una domanda diventata caso mediatico mondiale
È un gesto antico come il mondo, quello di aiutare gli altri come si può, anche con qualche spicciolo in tasca, cercato e regalato quando qualcuno tende la mano o il cappello.
Allora che ne pensa il Papa di questa piccola azione che può cambiare se non la vita, almeno la giornata di chi non ha nulla?
Anzi: «Molti si domandano se è giusto fare l’elemosina alle persone che chiedono aiuto per strada; lei cose risponde?».
La domanda l’ha posta qualche settimana fa Stefano Lampertico, direttore di “Scarp de Tenis”, proprio a Papa Francesco.
E lui, il Papa ha dato una risposta semplice ma toccante, come nel suo stile: «Ci sono tanti argomenti per giustificare se stessi quando non si fa l’elemosina. “Ma come, io dono dei soldi e poi lui li spende per bere un bicchiere di vino?” Un bicchiere di vino è l’unica felicità che ha nella vita, va bene così. Domandati piuttosto che cosa fai tu di nascosto? Tu quale felicità cerchi di nascosto?».

Una domanda schietta, che si confà con lo stile e i contenuti del giornale di strada noprofit che dà un’opportunità di inserimento persona senza fissa dimora o emarginate: in Italia è diffuso in 13 città e dà da lavorare a 150 persone che vendono il mensile per strada.
Quesito che, come ha raccontato lo stesso direttore, ha fatto il giro del mondo: ne ha parlato il NYT in un editoriale, la Cnn ha fatto un approfondimento video e addirittura un sondaggio (vedi foto sotto) per sapere cosa pensano i telespettatori di questo tema.

Insomma, la domanda sull’elemosina è diventata un caso mediatico mondiale, frutto del lavoro di una “redazione di strada”.
Un messaggio che è stato ben recepito dalle centinaia di studenti delle scuole medie che hanno partecipato questa mattina all’iniziativa su povertà e diseguaglianza all’auditorium di Gavirate, a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale Francesca Brianza e Pedro Di Iorio, responsabile del Servizio accoglienza immigrati della Caritas ambrosiana.
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