Pasqua in musica per l’associazione Confini
Una tre giorni dedicata ai canti popolari per unire luoghi e persone. Si esibiranno i Damadaka', già ospiti del Piccolo festival della Paesologia
Prima di scrivere i popoli cantano. E con loro, verrebbe da dire, anche i luoghi. Ed è per questo che l’associazione culturale Confini ha scelto di portare la musica popolare nei posti del cuore amati e rispettati da una comunità poliglotta e multiculturale che sta dietro a questa realtà sorprendente che ha come base Runo di Dumenza.
La novità, che appena anticipiamo, potremo gustarla tra due weekend, a Pasqua, perché per quel fine settimana (15-16-17 aprile 2017) Confini sta organizzando un nuovo evento culturale a base di musica della tradizione popolare Campana.
Il gruppo artistico al centro di questi 3 giorni si chiama Damadakà, é di Napoli e da più di vent’anni é impegnato nella ricerca e nel recupero della musica popolare tradizionale di quella zona d’Italia.
«Abbiamo avuto modo di apprezzarli durante il Piccolo Festival di Piero e da quel momento ci siamo ripromessi di invitarli di nuovo – dicono da Confini – . A Piero erano presenti molte persone di varie nazionalità . E tutte hanno manifestato entusiasmo ed emozione per la musica dei Damadaka’».
L’idea alla base dell’iniziativa é che il canto popolare é un potente attivatore di dinamiche comunitarie, e che la festa religiosa rappresenta un intreccio di ricordo (dimensione sacra che accomuna gli esseri umani) e di accoglienza (origine greca della parola festa: atto di accogliere intorno al focolare).
E dal momento che spesso questa musica é nata e cresciuta come espressione di devozione religiosa, ci é parso coerente invitarli qui durante le festività pasquali.
Il programma dei tre giorni é in fase di perfezionamento, sono disponibili alcune infidi massima a seconda delle date: sabato 15 aprile si suonerà ad Agra (Valdumentina), domenica di Pasqua (nel pomeriggio), i Damadaka’ suoneranno e canteranno in Malcantone, a Sessa, nella Chiesa di Sant’Orsola.
Lunedì 17 aprile si suonerà a Monteviasco (il “paese appeso a un filo” in Valle Veddasca).
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