“Una montagna di rifiuti nella ditta fantasma inquinano il terreno”
Il presidente Alberto Ambrosetti, di Legambiente Valle Olona, lancia l'allarme e annuncia un esposto in procura per una grave situazione ambientale osservata da diverso tempo
Il presidente Alberto Ambrosetti, di Legambiente Valle Olona, lancia l’allarme e annuncia un esposto in procura per una grave situazione ambientale osservata da diverso tempo al confine tra i Comuni di Fagnano Olona e Cairate.
Si tratta dell’area di una ditta sequestrata e in stato di abbandono da diversi anni sul cui terreno sono ancora stoccati una montagna di rifiuti.
Ci eravamo occupati della vicenda al momento del sequestro in questo articolo. Oggi il presidente dell’associazione ambientalista solleva di nuovo le criticità dell’operazione:
“Ci riferiamo alla ex ditta Insa s.r.l. – spiega Ambrosetti in una nota -, attività già posta sotto sequestro in seguito alla contestazione, tra le altre cose, di vari reati ambientali. La ditta in questione versa oggi in uno stato di completo abbandono senza che una delle problematiche principali che hanno portato al suo sequestro sia stata ancora risolta.
Stiamo parlando dell’accumulo di circa 2000 metri cubi di rifiuti di lavorazione composti da tensioattivi ed idrocarburi ancora oggi presenti sul piazzale retrostante all’immobile, esposti alle precipitazioni atmosferiche e stoccati senza alcun sistema che eviti il deflusso degli inquinanti nel terreno e negli scarichi(…).
La copertura in cemento-amianto messa a tutela di questi rifiuti risulta oggi essere in pessimo stato e in caso di precipitazioni atmosferiche la pioggia bagna il materiale facendo percolare nel terreno le sostanze inquinanti. Sospettiamo quindi che queste sostanze chimiche stiano continuando ad inquinare il terreno in oggetto finendo sia nella falda acquifera che direttamente in Olona.
Tanto premesso, è di tutta evidenza che ci si trovi di fronte ad una grossa problematica ambientale: chiediamo quindi che Arpa Lombardia intervenga con sollecitudine e provveda ad analizzare i terreni per valutare l’entità della loro compromissione.”
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