Varese Pride 2017: nulla di fatto nel nuovo incontro tra sindaco e Arcigay
Con il sindaco, anche gli assessori Andrea Civati (ai trasporti) e Roberto Molinari (ai servizi sociali). Ancora nulla di fatto sul percorso
Arcigay Varese ha incontrato il sindaco di Varese Davide Galimberti e gli assessori Andrea Civati (assessore ai trasporti) e Roberto Molinari (assessore ai servizi sociali).
«Nella riunione sono stati sottolineati da parte dei rappresentanti del Comune i vantaggi derivanti dal patrocinio comunale, della quale eravamo già a conoscenza dalla delibera di giunta e che vengono riconosciuti a tutti gli eventi che lo ottengono – spiega Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese e “controparte” alla riunione – È giusto però fare presente che queste sono tutte cose che l’associazione ha ottenuto anche con la precedente amministrazione di stampo conservatore pur non avendo il patrocinio e che in linea di massima questi e molti altri vantaggi vengono riconosciuti alla gran parte delle associazioni che fanno richiesta al Comune (come testimoniano le delibere di giunta). La concessione del patrocinio è sicuramente apprezzabile, segno di una vicinanza formale e di una condivisione unanime della Giunta sull’evento che però rischia di non avere valore di fronte ai molti nodi che rimangono da sciogliere».
Confermata nell’incontro l’indisponibilità da parte del Comune di elargire un contributo economico e la stampa dei volantini per motivi di bilancio: gli organizzatori hanno preso atto di questa decisione e si affideranno agli sponsor e alle donazioni per l’autofinanziamento dell’evento. Sulla presenza di un palco comunale si è propensi a trovare una soluzione definitiva, permangono però problemi in materia di certificazioni.
«Appare inoltre discutibile l’assenza di rappresentanti del comune in veste ufficiale alla parata finale – spiega Boschini – Facciamo notare che questa è un’eventualità riconosciuta a molte figure istituzionali che sfilano ai Pride di tutta Italia». A Varese sarebbero presenti due assessori a titolo personale, il Comune deve ancora verificare se il protocollo preveda l’utilizzo della fascia tricolore. Il sindaco, invece, rimane sulla posizione di non partecipare al corteo perché “l’evento sarebbe divisivo”, coerentemente con quanto dichiarato in campagna elettorale. Continua inoltre a non esserci la volontà da parte del comune di esporre la bandiera arcobaleno su nessun palazzo comunale.
Circa il percorso della manifestazione, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di non sospendere il trasporto pubblico locale: il dialogo rimane tuttavia aperto per valutare insieme tutte le soluzioni assicurando la massima visibilità del movimento LGBTI, garantendo il trasporto pubblico ai cittadini. «Chiediamo che siano garantite le stesse opportunità a tutti gli eventi organizzati in città» è stato l’ultimo commento di Arcigay, che ha ricordato come il traffico dei bus venga interrotto per altre manifestazioni con apposita deroga.
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