60 poveri mangiano grazie agli avanzi di Pasqua
Un gruppo di giovani, i baristi della stazione Fs, una gelataia e tante persone comuni: tutti uniti per permettere anche ai più poveri di festeggiare la Pasqua
Quelle ricche tavole imbandite, quel cibo che viene avanzato e che dopo una sosta in frigorifero finisce nella spazzatura. Un copione comune a tutte le feste, ma che questa Pasqua a Busto Arsizio è andato in scena in maniera diversa.
Tutto è nato dall’iniziativa di alcuni ragazzi che hanno deciso di trasformare quegli avanzi in una festa per chi non se lo può permettere. «Ci siamo dati appuntamento davanti alla parrocchia di Sacconago -racconta Matteo Vago, uno dei volontari della mensa dei Frati (quella che distribuisce 90.000 panini all’anno ai più bisognosi)- e lì nel pomeriggio di Pasqua abbiamo raccolto tante donazioni da parte di molte famiglie».
Quel cibo è stato poi trasportato all’oratorio San Luigi, cucinato e poi distribuito: «una prima parte è andata ai poveri che solitamente accogliamo nella mensa e che per quella giornata sono venute con noi in oratorio, un’altra è stata distribuita nell’area della Stazione Nord mentre una terza è andata alla stazione FS». E qui c’è stata un’insolita festa: «Luca e Chen, i baristi della stazione, hanno infatti chiuso una saletta del locale, accogliendo lì le persone che orbitano nell’area e che hanno così potuto mangiare in tranquillità». Non solo: «Una ragazza che ha una gelateria (e che vuole rimanere anonima, ndr) ha portato chili di gelato per tutti».
E così, a fine giornata, complessivamente «abbiamo dato da mangiare a circa 60 persone, di ogni religione e nazionalità» spiega Matteo, che vuole quindi ringraziare «le famiglie della Parrocchia di Sacconago che hanno donato cibo fresco, colombe e dolci e i ragazzi che hanno ritagliato del tempo in un giorno festivo da passare in famiglia o con gli amici per dedicarsi ad altri». Persone grazie alle quali Pasqua è stata una festa. Proprio per tutti.
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