Incendio al Maga, assolto il capo dell’ufficio tecnico
Andranno a giudizio i due operai e il legale rappresentante della ditta che stava effettuando i lavori di riparazione sul tetto che prese fuoco. Ad innescare l'incendio fu la fiamma ossidrica utilizzata per sbrinare la superficie ghiacciata
Si è svolta ieri (martedì) l’udienza preliminare per l’incendio al Maga del 14 febbraio 2013 che distrusse il tetto e alcuni locali del museo che era stato inaugurato da poco. Il giudice Luisa Bovitutti (accogliendo anche la richiesta del pm Francesca Parola) ha assolto il capo del’Ufficio tecnico del Comune di Gallarate Arcangelo Altieri, difeso dall’avvocato Cesare Cicorella, mentre ha rinviato a giudizio il legale rappresentante dell’impresa che stava svolgendo i lavori sulla copertura dell’edificio e i due operai che stavano lavorando sul tetto.
Nessuna responsabilità del Comune, dunque, in questa vicenda mentre il dibattimento dovrà chiarire il ruolo avuto dai due operai che quella mattina, per sciogliere il ghiaccio sul tetto ed effettuare i lavori di manutenzione, decisero di utilizzare una fiamma ossidrica che innescò l’incendio devastante che mise a rischio il patrimonio artistico presente nella struttura, poi salvato dal lavoro straordinario dei dipendenti dello stesso museo.
La guaina, infatti, era altamente infiammabile e in pochi secondi venne divorata dalle fiamme che sprigionarono una densa colonna di fumo visibile da lontano.
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