Inquinamento e responsabilità: le indagini degli studenti del Tosi
Un lungo lavoro di ricerca ha permesso ad alcune classi del liceo scientifico di analizzare la questione dello smaltimento dei rifiuti e dei nessi con lo stato di salute delle comunità

Si è svolto al liceo Tosi di Busto Arsizio il 20 aprile scorso, il Convegno intitolato “Ricerca e partecipazione, per la qualità della vita”, organizzato dal Polo Scientifico “Giovan Giacomo Giordano”, Educare i giovani alla ricerca – Rete Provincia di Varese e Sbarro Health Research Organization Temple University – Philadelphia- USA.
Ad aprire i lavori è stata la dott.ssa Patrizia Roberta Iotti, Dirigente del Liceo Scientifico Arturo Tosi, con una breve presentazione del Progetto Giordano, cui hanno aderito nell’ambito dell’attività d’alternanza Scuola Lavoro due classi terze del liceo Scientifico bustese. Ha portato i suoi saluti anche la dott.ssa Romano, responsabile di Scuola Impresa, ponte di collegamento tra Italia e USA (Philadelhia) e il dirigente Anselmo Pietro Bosello dell’ITE-LL Gadda Rosselli di Busto Arisizo, responsabile con gli studenti del suo istituto della parte organizzativa dell’evento (locandine, hostess, preparazione sala e accoglienza). Era presente anche una delegazione di studenti provenienti dal Liceo Scientifico Quercia di Marcinise, accompagnati dal prof. Giovanni Brancaccio, referente del Progetto per il Liceo campnao.
Gli studenti delle classi III H e la III I del liceo Tosi sono stati i veri protagonisti del convegno con interventi di alto livello culturale e scientifico, scrupolosamente preparati nel corso delle ore di attività di alternanza in maniera interdisciplinare con la collaborazione di tutti i docenti, ciascuno per la parte specifica di competenza. Una mappa multimediale, realizzata dagli alunni, ha reso immediata e visiva la fruizione dei nuclei tematici e dei passaggi fondamentali del percorso di studio e ricerca svolto in questo primo anno del progetto: dalla lettura del libro denuncia Monnezza di stato, scritto a quattro mani da Antonio Giordano e Paolo Chiariello per sensibilizzare la popolazione locale e l’opinione pubblica internazionale al tema della “cattiva” gestione dello smaltimento rifiuti nella tristemente nota Terra dei fuochi, alla visione del docufilm Il segreto di Pulcinella. Storie della Terra dei fuochi, cui i ragazzi hanno assistito in anteprima a Milano il 1 marzo scorso.
Dopo una prima sensibilizzazione al tema gli studenti sono stati accompagnati a comprendere l’innegabile nesso di causalità tra inquinamento ambientale e insorgenza di malattie respiratorie e tumorali nella zona in esame, nonché nella propria aria di residenza; hanno infatti constatato, sotto la guida dei loro insegnanti di storia, che l’Altomilanese, la Manchester d’Italia, è una terra di antica industrializzazione, che deve pertanto fare i conti da anni con il problema dell’inquinamento ambientale, un esempio su tutti le acque del fiume Olona.
Consapevoli della grave problematica dell’abbandono di rifiuti tossici, dell’inadempienza dello Stato, delle collusioni mafiose nella gestione dei fondi per il loro smaltimento nell’area campana e altrettanto consapevoli della netta differenza con quanto avviene nella nostra area geografica, gli studenti di Busto Arsizio hanno comunque constatato che la problematica dello smaltimento dei rifiuti e dell’inquinamento industriale è una questione delicata e cruciale anche nel nostro territorio. Basti pensare alle schiume bianche del fiume Olona o alle polveri residue emesse nell’aria dall’Inceneritore Accam di Busto Arsizio, che, come ha ricordato Claudia Cerini del Comitato RifiutiZero di Busto Arsizio, «non lascia rifiuti solidi nell’ambiente, come il trattamento a freddo, ma a seguito del trattamento a caldo emette nell’aria il 30% di scorie tossiche».
Annuiva tra il pubblico il Sig. Landoni, portavoce del Comitato ecologico inceneritore e ambiente, ringraziando gli studenti per il lavoro presentato e sollecitandoli a sensibilizzare l’Amministrazione Comunale della città ad una maggior presa di responsabilità nella questione Inceneritore Accam. Gli studenti hanno evidenziato come in tema d’inquinamento industriale non esista azienda del
territorio che non abbia fatto progressi e che non si sia impegnata con comportamenti virtuosi per rispettare norme green e di sicurezza; non a caso l’azienda madrina del Progetto Giordano, per gli studenti del Liceo Tosi, è il Centrocot di Busto Arsizio (Centro Cotoniero) nella persona della dott.ssa Grazia Cerini e con il supporto del responsabile tecnico e chimico dott. Alfio Sofia.
La Direttrice del Centrocotoniero si è complimentata con i ragazzi e con la Prof.ssa di scienze Daniela Riccio per l’efficace lavoro di presentazione dell’attività svolta dal Centrocot e per l’apprendimento rapidissimo e preciso delle conoscenze relative alle fasi e procedure di campionatura, prova e test di tessuti e abbigliamento, finalizzati a verificare la presenza o assenza di eventuali sostanze tossiche negli stessi. In collegamento telefonico da Philadelhia il Professore ed oncologo Paolo Giordano è così intervenuto: «sono felice di poter aiutare i giovani italiani ad appassionarsi al mondo della scienza, della biologia e di mettere a disposizione il mio laboratorio di Philadelphia, del Dipartimento che dirigo, per la vostra ricerca e il vostro studio. Il nostro paese, l’Italia, deve riscattarsi e potrà farlo attraverso di voi nelle vostre future professioni. Pensate in grande e mischiatevi ai migliori; questo può voler dire lasciare i vostri luoghi, la vostra terra, andare all’estero, per poi tornare e restituire quello che avete ricevuto. Prometto che sarò lì da voi per continuare a sognare in maniera produttiva! Grazie a voi e alla vostra Dirigente».
Il lavoro proseguirà, infatti, impegnativo e avvincente nei prossimi due anni, in una sinergia d’intenti e d’attività di portata interregionale, Lombardia–Campania, e internazionale, Italia-USA.
Professoressa Rosanna Pozzi
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