L’Anpi contro Cassani: “E’ venuto meno ai suoi obblighi istituzionali”
La sezione dell'Anpi di Gallarate condanna le parole del primo cittadino durante la cerimonia del 25 aprile: "fuori luogo, estemporaneo ed inopportuno"

Non si ferma la bufera attorno alle parole del sindaco di Gallarate, Andrea Cassani. Il suo discorso revisionista pronunciato durante le celebrazioni del 25 aprile è stato criticato da molti, contro le sue parole è iniziata una raccolta di firme su change.org e ora arriva anche la condanna dell’Anpi.
Il presidente dell’Anpi cittadina, Michele Mascella, aveva anche ricordato – di fronte ad alcune contestazioni – il diritto del sindaco in carica di completare il suo discorso, in quanto rappresentante delle istituzioni. Il che non toglie che la stessa Anpi dia oggi un giudizio severo sulle parole di Cassani. La sezione gallaratese, quella che era presente durante la commemorazione, ha infatti diffuso una nota in cui “ci dissociamo pertanto dalle esternazioni del Sindaco che, indossando la fascia tricolore (con gli obblighi rappresentativi che comporta), è manifestamente venuto meno ai suoi doveri istituzionali“. Per i partigiani di Gallarate l’intervento di Cassani è apparsa “fuori luogo, estemporaneo ed inopportuno”.
Questo perchè “Pur condividendo l’umana pietà per tutte le vittime della guerra, respingiamo con fermezza la auspicata parificazione dei morti che si evince dal discorso del Sindaco, convinti dalla Storia che vi furono coloro che scelsero di stare dalla parte giusta e quelli che invece optarono di stare dalla parte dell’oppressore nazifascista, responsabile dei milioni di morti che ne furono la nefasta conseguenza”. Viene respinto anche “l’invito rivolto agli studenti di interpretare la Storia in modo sostanzialmente revisionista, in quanto, afferma il Sindaco, “le poesie e i teoremi si imparano a memoria in modo acritico, la storia (soprattutto quella recente) approfonditela in maniera critica scavando alla ricerca della verità”: come se ciò non fosse già consuetudine affermata nei metodi di insegnamento, coinvolgendo in una critica pesante anche gli Insegnanti che si impegnano diuturnamente in una ricerca costante della Verità della narrazione Resistenziale”.
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