Povertà, uno su dieci in gravi difficoltà economiche

Lo riferisce il direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell'Istat, Roberto Monducci, nell'audizione sul Def davanti alle commissioni parlamentari

povertà

I dati sulla povertà in Italia relativi all’anno 2016 sono sostanzialmente stabili rispetto a quelli del 2015. Il fatto che non ci sia stato un peggioramento, però, non lenisce una situazione che rimane molto delicata.

Secondo i dati provvisori del 2016, infatti, “la quota di persone in famiglie in gravi difficoltà economiche si attesta all’11,9%“. Lo riferisce il direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, Roberto Monducci, nell’audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera.

Secondo quanto comunicato “tra il 2015 e il 2016 l’indice povertà peggiora per le persone anziane (65 anni e piu’) da 8,4% a 11%” e “per chi vive in famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (da 32,1% a 35,8%)”. Mentre risulta “in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti” la quota per il 2016 di popolazione con meno di 18 anni: “1 milione 250 mila minori, pari al 12,3 per cento”.

Per l’istituto Nazionale di Statistica, dunque, “nonostante il miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, nel 2016 non si è osservata una riduzione dell’indicatore di grave deprivazione materiale, corrispondente alla quota di persone in famiglie che sperimentano sintomi di disagio”.

Più in generale, “si confermano gli elevati valori di disagio economico per le famiglie residenti nel Mezzogiorno, per le famiglie monogenitore con figli minori (17,5%) e tra i membri delle famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (35,8%), in altra condizione non professionale (a esclusione dei ritirati dal lavoro) o con occupazione part time (22,8% e 16,9% rispettivamente)”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2017
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