Progetto autismo: tanto bello da conquistare le clienti d’Italia
Ogni anno, la Fondazione Just assegna un premio a un progetto per i bambini. La valutazione finale è affidata alle venditrici e alle clienti che hanno decretato il successo di "Facciamoci riconoscere"
Ogni anno mettono in palio 300.000 euro per sostenere progetti di ricerca medico scientifica destinati ai bambini. Dal 2014, la ditta svizzera di cosmesi Just, che ha sede a Verona, promuove un bando che ottiene centinaia di proposte da tutt’Italia. In 9 anni, da quando hanno costituito la Fondazione per sostenere iniziative benefiche, sono stati investiti 3,1 milioni di euro.
Quest’anno, tra i candidati, c’era un progetto di ricerca genetica legato ai disturbi dello spettro autistico. A presentarlo la Fondazione Ponte del Sorriso onlus che, promuoveva un’idea da tempo nel cassetto del dottor Rosario Casalone, responsabile del laboratorio di genetica dell’ospedale di Varese, e del dottor Matteo Ferri, neuropsichiatra infantile al Del Ponte.
« I progetti che ci arrivano – ha spiegato il presidente della Fondazione Just Marco Salvatori – prima vengono passati al vaglio dell’associazione AIRicerca che dà un giudizio scientifico, poi sono sottoposti al giudizio del comitato interno che ne seleziona circa 3 o 4. L’approvazione finale viene assegnata alle nostre venditrici su tutto il territorio nazionale: sono loro, insieme alle clienti, a decretare il vincitore. Quest’anno, il progetto “Facciamoci riconoscere” ha ottenuto un gradimento tale che abbiamo elevato il premio fino a 420.000 euro».
La selezione capillare sul territorio è legata anche a un’iniziativa di sensibilizzazione con la creazione di un kit specifico dove l’acquirente paga 1,5 euro in più per sposare l’idea del progetto: « Quest’anno – ha raccontato il presidente – i 200.000 kit preparati sono stati venduti in una settimana e molti sono rimasti delusi. Per questo motivo abbiamo prodotto nuovi kit che hanno permesso di aumentare lo stanziamento».
Aver vinto un premio così importante è stata una bella soddisfazione per Emanuela Crivellaro: « È un progetto molto importante e di alto valore – spiega la presidente – abbiamo lavorato molto per costruire una proposta che avesse tutte le qualità necessarie: importanza, concretezza, chiarezza e semplicità di realizzazione. Ora attiveremo le convenzioni e il lavoro di indagine partirà subito».
Per poterlo avviare occorrerà fare alcuni investimenti sia in tecnologie sia in personale dedicato: tra le preoccupazioni dei genitori c’è il percorso che verrà ideato per i bambini: « Sono speciali: poco tolleranti verso le lunghe attese o determinati ambienti. Spero che si terrà conto della loro specificità».
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