Valichi chiusi di notte: solo la Lega sta con la Svizzera
Approvata in Consiglio regionale la mozione contro la chiusura notturna dei tre valichi minori. Voto contrario della Lega. I commenti di Forza Italia, Pd e M5S
No annunciato della Lega, ma mozione approvata, questo pomeriggio in Consiglio regionale, contro la chiusura, durante l’orario notturno, dei tre valichi di Novazzano-Marcetto, Pedrinate e Ponte Cremenaga, decisa dal Consiglio Federale svizzero.
La mozione, presentata dal consigliere regionale varesino di Forza Italia Luca Marsico, chiede tra le altre cose un impegno al Presidente della Giunta regionale per un intervento diplomatico del governo italiano sulla questione.
“Di fronte alla asserita motivazione legata alla sicurezza nazionale che ha portato a questa serrata notturna delle frontiere, sarò curioso di attendere, con i sindaci di frontiera, l’esito di questo bizzarro esperimento – ha detto Marsico – che sembra riportare indietro di alcuni anni le lancette degli orologi che hanno scandito il tempo della collaborazione transfrontaliera”.
“Il rapporto svizzero della Commissione delle Istituzioni politiche riunitasi il 20 ottobre 2014 per esaminare la mozione n°14.3035 che prevedeva la chiusura notturna dei valichi secondari fra Svizzera ed Italia evidenziava, nelle considerazioni conclusive, come la misura proposta fosse in parziale contrasto con l’Accordo di Schengen – aggiunge Marsico – Oltre al merito vi è poi una conclamata questione di mancato rispetto da parte di Berna di un doveroso confronto con le autorità italiane. Dato che nel predetto rapporto svizzero si fa pure cenno a soluzioni trovate con le autorità francesi rispetto al Cantone di Ginevra perché non si è agito così pure e nel caso italiano? Qual è il disvalore dell’Italia rispetto alla Francia? Non si tratta soltanto di una questione di orgoglio nazionale o regionale ma il punto focale è che i cittadini coinvolti nel disagio sono lavoratori residenti nella nostra Regione”.
“Non è l’unico provvedimento preso in maniera unilaterale da parte della Confederazione elvetica negli ultimi anni – dice Alessandro Alfieri, consigliere regionale e segretario regionale del Pd, firmatario della mozione – Ecco perché il Consiglio regionale deve prendere posizione in maniera chiara, al fine di ripristinare procedure condivise fra i due Paesi”.
“Abbiamo tutto l’interesse a confermare un clima di collaborazione tra i due Stati e in particolare tra organismi giudiziari, forze dell’ordine e amministrazioni comunali di confine, per migliorare il presidio del territorio e la sicurezza delle comunità locali – ha aggiunto il segretario Pd – Le decisioni non prese in maniera condivisa non aiutano a cogliere questi obiettivi”.
“Stupisce invece l’atteggiamento della Lega Nord – conclude Alfieri – che piuttosto che stare al fianco dei venti sindaci dei Comuni di confine, che hanno manifestato sabato sera contro la chiusura dei valichi, plaude alla decisione svizzera”.
“Bisogna vedere la cosa dal punto di vista politico – spiega il consigliere leghista Emanuele Monti: come Lega Nord siamo per la difesa dei territori e dei confini e oggi la Svizzera ci sta lanciando un appello simbolico, contro una gestione europea sregolata dell’immigrazione, che penalizza l’Italia in primis e di riflesso anche gli stessi territori svizzeri. Da forza contraria all’immigrazione clandestina non possiamo che comprendere le motivazioni per cui la Confederazione elvetica ha preso questa decisione. Al termine della sperimentazione in corso vedremo come procederanno le autorità ticinesi; solo a quel punto – conclude Monti – potremo valutare gli effetti reali della chiusura notturna di questi tre valichi.”
Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, spiega così il voto favorevole: “Questa sperimentazione di chiusura notturna di tre valichi minori ricade e danneggia soprattutto i frontalieri italiani ed è chiaro che la sicurezza sia solo una scusa; la soluzione proposta dalla Lega Ticinese sa tanto di propaganda politica piuttosto che di ricerca di un risultati concreti nella lotta alla criminalità. Non vediamo uno scopo in questa sperimentazione e il timore è che poi la chiusura notturna venga estesa ad altri valichi complicando ulteriormente la vita dei frontalieri. Crediamo che le decisioni unilaterali non siano utili per mantenere rapporti sereni fra nazioni confinanti, Regione Lombardia deve fare quanto in suo potere in ogni sede per convincere la Confederazione che il provvedimento oltre che inutile è dannoso”.
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