Vandali imbrattano il lavatoio
Non è successo in una notte: le scritte si accumulano da mesi ed oggi il lavatoio di via Colli è ormai ricoperto di scarabocchi. Per la chiesetta di San Rocco i ragazzi erano stati costretti a ridipingere la facciata

C’era una volta il lavatoio di Azzate. Ora è così, come si vede nella foto. Un tempo le donne ci lavavano i panni e chiacchieravano, ora i ragazzini s’incontrano lì perché il lavatoio è “infrattato” e si divertono a fare scempio dei muri.
Peccato. Peccato per due ragioni, la prima perché comunque i lavatoi sono un bel “monumento” per i nostri paese, la seconda perché i lavatoi di Azzate erano stati ristrutturati nel 2011 dalla Squadra locale della Protezione Civile di Azzate, da sempre molto attiva e presente sul territorio
I volontari avevano strappato il lavatoio di via Colli alle sterpaglie, lo avevano ripulito e imbiancato (qui trovate le foto). Sono bastati meno di 6 anni per ridurlo a una lavagna per scritte stupide.
Cosa si può fare? Nulla. O meglio varrebbe la pena di provare a fare come per la chiesetta di San Rocco: i carabinieri avevano sorpreso quattro ragazzini a scarabocchiare sulla parete della chiesetta, a quel punto avevano richiamato i genitori che si sono schierati con le forze dell’ordine. Risultato: i ragazzi sono stati costretti a ridipingere la facciata della chiesa sotto gli occhi degli amministratori comunali.
Anche il lavatoio, forse, si meriterebbe un’attenzione così.
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Questi crescono con smartphone, social network e segatura nel cervello. Supportati anche molto spesso da genitori che sono ancora più vuoti di loro.
E poi ci si lamenta e si accusa il governo che a 30 anni sono senza lavoro.
Ma chi lo darebbe un lavoro o una minima responsabilità a teste vuote del genere.
Fateci un favore, fate i cervelli in fuga, emigrate a fare i lavapiatti a Londra, il tutto condito da selfie in ogni momento della giornata. Quelli sì che vi escono bene.