Aumenti delle tariffe cimiteriali, il sindaco apre: “Possibili modifiche”
Antonelli getta acqua sul fuoco della polemica contro gli aumenti spropositati del costo delle concessioni per le tombe e dei loculi nei cimiteri cittadini: "C'è qualcosa che non va, le abbasseremo nel rispetto del bilancio"
Le proteste e le polemiche causate dall’entrata in vigore delle nuove tariffe cimiteriali hanno portato il sindaco Emanuele Antonelli ad una parziale retromarcia aprendo alla possibilità di rivedere costi e modalità per evitare salassi insostenibili per moltissimi cittadini di Busto Arsizio.
Nei giorni scorsi, infatti, Adriano Landoni del comitato di Borsano aveva aperto il fuoco delle critiche contro l’amministrazione e anche contro parte delle opposizioni per aver fatto passare la nuova griglia tariffaria senza accorgersi della sproporzione tra le vecchie tariffe (oggettivamente esageratamente basse) e quelle nuove (in alcuni casi decuplicate).
Opposizioni (Pd e Busto al Centro) che, chiamate in causa da Landoni, hanno specificato di non aver avallato in alcun modo il nuovo tariffario in quanto era stato approvato col bilancio al quale le due compagini avevano opposto il loro no.
Antonelli ha dichiarato di voler «rimettere mano ad una situazione gestita evidentemente in modo sbagliato ma rimanendo nei limiti imposti dal bilancio preventivo appena approvato».
Il Movimento 5 Stelle prova a fare una proposta con Claudia Cerini: «Ho depositato una mozione sperando venga accolta dal consiglio comunale in toto – spiega la Cerini in una nota – , chiede alla giunta di rivedere le tariffe riportandole a valori paragonabili a quelli del 2016 e inoltre chiede che le concessioni tornino a un massimo di trent’anni anziché 99 questo perché altrimenti il Comune incasserebbe nei prossimi trent’anni gli oneri anche per i successivi 69, e poi più nulla, con uno sbilanciamento finanziario prevedibile. L’aumento indiscriminato inoltre non è dettato dall’attuazione di nuove norme e non si può parlare di adeguamento delle tariffe quando i rincari arrivano anche al 120%».
Il Movimento 5 Stelle aveva già fatto presente in commissione che l’acquisto di tombe e loculi sembrava avere un costo eccessivo soprattutto perché gravante su una sola famiglia, ma era stato risposto che la nuova griglia era in linea con altri comuni.
La questione rinnovi però ha travalicato ogni ragionevole accettazione da parte dei cittadini e, a mio avviso, deve e può essere risolta dalla giunta con una nuova delibera. Sempre che non vogliano che i primi 10 mesi di questa nuova amministrazione siano ricordati per i rincari delle tasse e per la gabella sui defunti.
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