Bando scuole, la replica dell’amministrazione: “Non c’erano progetti pronti”
Tempi troppo ristretti e nessun progetto pronto: Cassani replica sul caso del bando che ha lasciato Gallarate a bocca asciutta
La mancata partecipazione di Gallarate al bando per le scuole (che prevedeva prestiti a tasso zero) accende lo scontro politico. Gallarate non ha partecipato al bando, a differenza di tutte le altre città maggiori della provincia. Un passo falso, secondo il Pd (vedi qui). Un passaggio che quantomeno chiede un approfondimento, secondo la civica La nostra Gallarate 9.9: «Un altro bando al quale Gallarate non ha partecipato» ha notato Monica Salomoni. «Sarebbe interessante comprendere le ragioni di questa linea politica».
La replica dell’amministrazione Cassani non si è fatta attendere e richiama una motivazione generale e legata all’urgenza contingente del 2017: “Con l’approvazione del bilancio a fine marzo e con la scadenza del bando in oggetto a inizio aprile (il giorno 4) non si è avuto il tempo tecnico per presentare un progetto ad hoc. L’unico progetto pronto, che rispondeva al requisito in premessa, ovvero interventi legati all’agibilità degli edifici scolastici statali, era quello riferito alla materna di Crenna in via dei Mille. Stabile di proprietà del Consorzio e non del Comune e quindi non dello Stato come invece richiesto per ottenere il prestito dalla Regione”.
Il sindaco Andrea Cassani replica invece, sul piano politico, in modo molto polemico: «Prendo atto del fatto che le opposizioni continuino fare disinformazione». Perché? Per il primo cittadino il punto sta nella mancanza di un edificio per cui fosse pronto un progetto: «Dica la consigliera Silvestrini quale scuola di Gallarate rispondeva ai requisiti». Di scuole con carenze ve ne sono molte, ma l’amministrazione non individua una adatta (nella foto: cantieri alla scuola media di Cedrate nel 2015). Cassani invita poi la consigliera Pd a ricordare «che il bando in questione non prevedeva un contributo a fondo perso ma un prestito».
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Poi ci sarebbero i bandi per
ristrutturazione e adeguamento tecnologico di sale da spettacolo (Condominio e Popolo?),
interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica e la diffusione di servizi tecnologici integrati (wifi e smart city del centro storico?)
sostegno alle manifestazioni sportive sul territorio lombardo (arcieri, pattinatori, …?)
salvaguardia e valorizzazione del sistema rurale-paesistico-ambientale (Boschina?)
banda larga e ultra larga
Rimango sempre stupito del fatto che un’Amministrazione comunale non si attrezzi con una struttura interna, personale e risorse, per occuparsi del reperimento delle risorse pubbliche esistenti in molti bandi e misure.
D’altronde è molto più semplice lamentare minori trasferimenti dallo Stato.