Consiglio comunale burrascoso: sospeso e riconvocato sabato mattina
Tensione in Consiglio tra maggioranza e opposizione. La seduta è stata sospesa e rinviata a domani. Un comunicato della minoranza
Tensione in Consiglio comunale a Sesto Calende, dove ieri sera i consiglieri di minoranza hanno protestato perché per la terza volta consecutiva una loro interpellanza non è stata accettata.
“Clima d’altri tempi quello che si è respirato ieri sera al consiglio comunale di Sesto Calende – scrivono i consiglieri di minoranza in un comunicato stampa – dove è stata votata un’inesistente e non regolamentare mozione di censura ed il Sindaco Colombo ha ordinato di allontanare dall’aula il consigliere di minoranza Pizzini, forzando nuovamente il regolamento”.
I consiglieri di minoranza si sono presentati già agguerriti perché per la terza volta consecutiva una loro interpellanza non è stata accettata: “Questa volta a non essere inserita nell’ordine del giorno è un’ interpellanza sul bilancio della Mostra Chagall e Missoni «Sogno e Colore» respinta per «incapacità di recuperare i documenti»; bilancio che nasconde molte zone d’ombra – si legge nel documento – L’intervento del consigliere di minoranza Gumier verteva proprio sulla necessità di trasparenza in quest’ambito, quando è stato bloccato dal Vicesindaco Buzzi che ha chiesto ai suoi di votare una mozione di censura. Solo dopo la sollecitazione di uno sbigottito Pizzini (consigliere di minoranza), il Segretario comunale ha dovuto constatare che la mozione di censura non esiste e quindi non era applicabile”.
“Il consiglio comunale continua, ma vedendosi cassare questo nuovo e fantasioso strumento, il sindaco decide di negare il diritto di parola al consigliere di minoranza Balzarini, impedendogli più volte di fare i suoi interventi – prosegue il comunicato – Il consigliere Pizzini protesta in maniera accesa e il Sindaco per tutta risposta ordina al vigile urbano presente ad ogni consiglio di allontanarlo, e quando il consigliere chiede le motivazioni e se il regolamento lo consenta, opponendo resistenza passiva, a lasciare l’aula è il Sindaco, obbligando la sua maggioranza, che si divide sul proseguire o meno, a eleggere un nuovo presidente per continuare il consiglio comunale. Poco dopo il consiglio comunale viene ugualmente sospeso e rimandato a sabato 6 maggio alle 9″.
“E’ stata una seduta surreale interrotta sul tema scottante della Marna – dice il consigliere Pizzini – La maggioranza non è quindi stata in grado di approvare il progetto. La maggioranza ha dimostrato ancora una volta di non sapere governare, essere antidemocratica ed arrogante. Forzando il regolamento ha cercato di censurare il comportamento del consigliere Gumier (ma la mozione di censura non esiste), impedire il dibattito e l’intervento del consigliere Balzarini e mi ha allontanato dal consiglio per aver vivacemente protestato per l’atteggiamento scorretto del sindaco. Non è infatti previsto dal regolamento l’allontanamento di un consigliere comunale. Attualmente sono sottoposto a indagine per resistenza a pubblico ufficiale per aver tardato di qualche minuto ad aderire spontaneamente all’invito di abbandonare l’aula”.
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