Giacomo Mazza: «Quando andammo nel Veneto a studiare gli asparagi»
Giacomo Mazza, responsabile dell’omonima azienda agricola, è uno dei leader della produzione dell'asparago bianco di Cantello

Giacomo Mazza, responsabile dell’omonima azienda agricola, è uno dei leader per quanto riguarda gli asparagi. La sua esperienza è partita negli anni ’90 dal sodalizio stretto con le altre aziende locali.
È iniziata presto la stagione quest’anno?
«Sì, circa due settimane prima rispetto al solito. Il caldo di marzo ha fatto partire prima i lavori ma ora gli asparagi stanno soffrendo questo clima freddo».
State subendo ripercussioni per quanto riguarda la produzione e la vendita?
«Certamente la produzione è minore rispetto ad un mesetto fa, ma per fortuna la vendita procede regolarmente».
Quali sono i numeri della vostra produzione?
«Difficile a dirsi, dipende tutto dalla stagione. Il caldo permette un lavoro continuo mentre una primavera piovosa rallenta lo sviluppo dei turioni».
La vostra storia è iniziata negli anni ’90 con le altre aziende locali?
«Sì, iniziammo praticamente insieme. Andammo nel Veneto a studiare come produrli seriamente e quali strumenti erano necessari alla lavorazione».
Quanto è rilevante la Fiera che annualmente si tiene in paese?
«Parlano i numeri: è dal 1939 che si tiene quasi ininterrottamente, giunta alla 77esima edizione. Stiamo parlando della fiera più longeva della provincia, nonché della regione. Sono sempre tanti i visitatori che fanno visita alle bancarelle, al tendone e alle esposizioni».
Quali zone riuscite a coprire?
«L’asparago di Cantello riesce ad arrivare fino a Milano e Brescia, oltre che in Svizzera».
Cosa offrite al consumatore?
«Asparagi freschi durante la primavera e in agrodolce durante l’anno. Inoltre produciamo creme e sughi grazie al supporto di una ditta agroalimentare esterna».
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